La sanificazione passa anche per gli impianti di condizionamento

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Ha un senso sanificare gli ambienti quando i canali degli impianti di condizionamento potrebbero versare in siffatte condizioni igienico sanitarie?[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_single_image image=”1612″ img_size=”large” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Non ha un senso. A prescindere dal Covid-19 nessun impianto può trovarsi in questo stato.

La conseguenza per il sistema polmonare di quanti quell’aria la respirano potrebbe lasciare il segno talvolta anche per tutta la vita. Si tratta infatti di aria che potrebbe essere chimicamente e batteriologicamente inquinata.

Inoltre, polmoni che respirano aria contaminata subiscono inevitabilmente danni che li espone più facilmente al rischio del contagio virale.

L’obiettivo primario, in particolare delle strutture ospedaliere, non può essere che questo:

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_single_image image=”1611″ img_size=”large” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]La Servizi Speciali che da 10 anni svolge interventi sull’aria è a disposizione di quanti ne volessero sapere di più sull’argomento.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Si può vivere in luoghi tossici?

Evidentemente sì, ma male e meno. Quando viviamo fisicamente disturbati e addolorati e ci rendiamo conto che la vita sfuma e il corpo va in tilt, ci chiediamo perché. E’ allora che il pensiero corre alla sfortuna o all’amaro destino, ma che con i nostri mali non c’entrano niente.

Le ragioni sono altre e vanno ricercate altrove, ma ancor di più nello stile di vita e nei luoghi dove, per motivi di lavoro, di cura e di svago trascorriamo parte rilevante del nostro tempo.

Oggi, più di ieri, gli ambienti di lavoro, di cura e di svago e centri di grande distribuzione, presentano un aspetto decoroso, elegante, dove dominano la luce e il comfort. Talvolta non è così, è solo l’aspetto, ma potremmo essere in realtà “Brutti, sporchi e cattivi”.

Naturalmente a sporcarsi non sono gli abiti, sarebbe poca cosa, ma purtroppo sono la pelle, gli occhi e il sistema respiratorio, le cui conseguenze sono inimmaginabili.

Nell’aria, che dobbiamo considerare una discarica, può trovarsi di tutto: particolato, polveri, virus e batteri di ogni genere e con loro dobbiamo convivere e rischiare ad ogni respiro.

La rabbia è grande perché il problema sarebbe risolvibile e senza costi aggiuntivi, se i responsabili di ogni tipo di struttura come uffici, mezzi di trasporto, cinema ed hotel, sapessero del rischio e si informassero su come risolverlo.

Ci auguriamo che con la puntuale e costante informazione prima o dopo tutti prendano coscienza del rischio e lo affrontino senza esitazione.

Sanificazione stabile

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La convivenza di più individui negli stessi luoghi facilita il rischio di contrarre infezioni crociate. E’ questa la ragione per la quale, in particolari circostanze, per prudenza più che per pericolo imminente, vanno progettati interventi di sanificazione straordinari.

Il grande limite della quotidiana sanificazione ambientale è la resistenza degli agenti patogeni agli antibiotici, ma ancor di più la scarsissima attività biocida nel tempo che non è mai superiore ai 20 minuti.

E’ soprattutto in queste circostanze che va eseguito un intervento di sanificazione straordinario che abbia la capacità di generare un film di sanificante naturale che non faccia aderire alla superficie nè batteri, nè virus ovvero che trasformi in igiene stabile quella che tale non è. La stabilizzazione del disinfettante è una procedura a carattere straordinario da utilizzare in particolari situazioni, adottata nel nostro Paese per la prima volta dalla Servizi Speciali.

Anche se è già comprensibile, ci preme sottolineare che l’intervento di sanificazione stabilizzante non è una medicina che guarisce, ma è soltanto un importante ed unico scudo che ci permette di toccare ogni cosa senza il remoto rischio di contaminazioni crociate.

E’ nostra convinzione tuttavia che anche laddove si ritenesse “esagerato” adottare particolari misure di sicurezza, la prudenza non è mai troppa.

Comparazione:

  • Attività biocida di un sanificante passato sulle superfici con panni o spruzzatori = 20/30’.
  • Attività biocida del disinfettante presidio medico-chirurgico atomizzato con sistema elettrostatico su superfici = 15/20 giorni.

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E allora, io quasi quasi prendo il treno e vengo, vengo da te

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Per un Capodanno in famiglia

Il Natale è già passato, ma per fortuna le feste non sono ancora finite ed il Capodanno è ormai alle porte.

Per tutti coloro che tra lavoro e altri impegni non sono riusciti ancora a raggiungere i propri cari, è finalmente giunto il momento del ritorno a casa.

È proprio questo, difatti, il periodo dell’anno in cui, tra l’esodo dei parenti e le partenze per le meritate vacanze, treni, aerei e bus sono letteralmente presi d’assalto.

Tutto molto bello, ma attenti a non ammalarci proprio durante i lunghi viaggi.

I mezzi di trasporto infatti, sono affollati e ogni passeggero, specie durante la semplice respirazione, rilascia i cosiddetti bioeffluenti, ovvero sostanze chimiche tra cui l’anidride carbonica.

In luoghi altamente confinati, come i mezzi pubblici, la concentrazione dei bioeffluenti tende ad essere molto elevata, alterando la qualità dell’aria e determinando quella brutta sensazione di “aria viziata”.

Ma non è tutto, l’uomo produce anche le “goccioline di Flügge”, si tratta di particelle emesse mediante starnuti, tosse o semplice fonazione, che possono contenere microrganismi come agenti infettivi e sono in grado (è proprio il caso di dirlo) di “viaggiare” da un individuo all’altro, contaminandolo.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_single_image image=”1650″ img_size=”medium” alignment=”center” title=”Goccioline di Flügge”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Dunque, capiamo bene come diventi indispensabile che mezzi pubblici, occupati da tanti soggetti, più o meno sani, siano igienizzati a dovere.

Purtroppo, ad oggi per igiene, si intende la mera pulizia delle superfici, come possono essere poltrone o maniglie, ma questa non basta.

Bisogna sanificare l’aria. Sembrerebbe impossibile, ma invece è molto semplice, basta solo affidarsi ad esperti del settore, che tramite idonei strumenti erogano nell’aria particelle di disinfettante in grado di rimuovere gli inquinanti aerodispersi e garantire la sicurezza del passeggero.

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La Sindrome dell’Edificio Malato

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

Lavorare, andare a scuola, alloggiare in hotel, risiedere in una struttura socio sanitaria, spesso potrebbe comportare dei rischi per la nostra salute di cui non si è a conoscenza. Tali rischi sono riscontrabili nei cosiddetti luoghi affetti dalla Sindrome dell’Edificio Malato, così definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Cause di tale sindrome possono essere molteplici e provocate da diversi fattori. Tra queste figurano una ventilazione insufficiente, climatizzatori poco igienici, emissione di sostanze odorose e irritanti da parte di materiali ed apparecchi utilizzati e da danni dovuti all’umidità.

Le persone colpite lamentano irritazioni agli occhi, al naso, alle vie respiratorie ed occasionalmente alla pelle nonché sintomi generali come mal di testa, stanchezza, malessere, vertigini e difficoltà di concentrazione. Una volta lasciato l’edificio, tali disturbi tendono a diminuire.

Si tratta quasi sempre di malanni passeggeri ma che tendono ad aggravarsi e a cronicizzarsi soprattutto in quei soggetti con un sistema immunitario già compromesso e che vedranno progressivamente peggiorare il loro stato di salute.

Tuttavia si registra un crescente aumento di strutture che sono sensibili al problema e che lo affrontano in maniera puntuale, garantendo una sanificazione continua dell’ambiente indoor.

E vi spiegheremo come…

CONTINUA…

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Allarme legionella a Rimini e Milano, temuto il contagio

Si continua a parlare di legionella che spaventa e allarma.

Gli ultimi due casi di Rimini e di Milano ci confermano ancora di più di quanto poco si sappia sulle modalità di prevenzione.

Recente è il caso del turista contagiato da legionella a Rimini, che ha procurato all’albergatore della struttura turistico-ricettiva una condanna per epidemia colposa.

Il turista, uomo lombardo e cliente abituale della Riviera di Rimini, si è ammalato dopo aver trascorso qualche giorno di vacanza a Rimini per poi ritornare nella sua residenza in Lombardia.

Tornato a casa non aveva manifestato nessun problema fisico ma dopo qualche giorno è caduto in uno stato di malessere che è andato via via aumentando fino al ricovero in ospedale.

Dalle analisi effettuate è emerso che il paziente aveva contratto la legionella.

Eseguiti i dovuti accertamenti dall’Asl lombarda, le autorità sanitarie sono andate alla ricerca di dove l’uomo potesse aver contratto l’infezione. A quel punto l’uomo ha indicato l’hotel di Rimini dove aveva soggiornato.

Il personale dell’Asl Romagna e dei Nas hanno eseguito i dovuti controlli, il cui esito ha confermato il sospetto del turista. L’unica stanza infetta dal batterio-killer era proprio quella dove aveva soggiornato.

L’uomo dopo un ricovero durato due settimane è completamente guarito. Subito le bonifiche alle reti idriche dell’hotel ma rimane la denuncia per epidemia colposa.

Ovunque ci siano acqua tiepida ed impianti in disuso, con ricambio idrico incostante, c’è il rischio di trovare un ambiente ideale dove la legionella può moltiplicarsi. I luoghi con acqua nebulizzata (docce, rubinetti, climatizzatori centralizzati) sono in teoria i più pericolosi e richiedono una costante manutenzione.

L’albergatore aveva proceduto ad igienizzare l’impianto d’acqua con frequenza annuale ma questo non basta.

Sempre in zona lombarda, a Milano, nei giorni scorsi è stata accertata la presenza del batterio all’interno delle tubature dell’acqua calda di un palazzo in zona Loreto. Con i controlli successivi, è stato scoperto che si annidava anche nei tubi di altri palazzi. Parliamo di condomini in cui abitano oltre duecento famiglie, tra cui numerosi anziani e in cui hanno sede diversi uffici e studi di professionisti.

La sanificazione è scattata il 6 maggio e tutti gli inquilini sono stati invitati a sostituire o pulire i rompigetto e i soffioni delle docce. Inoltre sono stati diffusi i consigli dell’Ats su come evitare il contagio.

Basta una doccia con acqua infetta per contrarre la legionellosi.

La legionellosi si contrae inalando goccioline d’acqua infetta. Basta anche una semplice doccia. .

Filtri vecchi e sporchi degli impianti di aria condizionata possono essere fonte della diffusione dei batteri responsabili dell’infezione. Tra i soggetti maggiormente a rischio gli anziani, i bambini, i neonati, gli asmatici e i cardiopatici.

Ricordiamo sempre che non esistono modi alternativi per il contenimento del rischio legionella.

Nessuno shock termico (l’alternanza dello scorrimento dell’acqua prima calda e poi fredda) o altri banali metodi palliativi sono efficaci contro la legionella.

Se pensate di fare già tutto senza attenervi alle “Linee Guida per il controllo e la prevenzione della legionellosi”, sbagliate. Le analisi dell’acqua effettuate quel singolo giorno non descrivono la situazione legionella per i restanti 364 giorni.

L’unico metodo efficace è l’osservanza delle Linee Guida del Ministero della Salute, osservanza da noi eseguita scrupolosamente.

Non aspettate il prossimo caso di infezione da legionella, agite subito!

La prevenzione è la miglior cura!

Contattaci allo 080 505 29 03 per richiedere una consulenza gratuita e senza impegno con i nostri specialisti.

Fonti
– http://loreto.milanotoday.it/legionella.html
– https://bologna.repubblica.it/cronaca/2019/05/12/news/rimini_turista_prende_la_legionella_facendo_la_doccia_albergatore_indagato-226062152/

Legionella e legionellosi: la stima del rischio nel 2019

18.000 casi di legionellosi in Italia. Questa è stata la stima del rischio da quando si è iniziato ad avere il conteggio dei casi, sebbene solo negli ultimi anni si sia proceduto ad informare meglio sui rischi del pericoloso batterio-killer.

Secondo una stima dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità), dal 2000 al 2010 i casi di legionella nelle reti idriche sono aumentati del 650% e dal 2010 al 2017 l’incremento è stato del 60%. Il rapporto annuale dell’ISS sulla legionellosi riporta circa 2000 casi solo nell’anno 2017.

Numero di casi e tasso di incidenza della legionellosi dal 2000 al 2017
Numero di casi e tasso di incidenza della legionellosi dal 2000 al 2017 (http://www.epicentro.iss.it/legionellosi/epidemiologia-italia)

 

I casi di legionellosi contratti nelle strutture ospedaliere dal 1997 al 2017
I casi di legionellosi contratti nelle strutture ospedaliere dal 1997 al 2017 

 

A fronte di questo pericoloso rischio, non si è purtroppo creata sufficiente informazione e consapevolezza nel cittadino che, quindi, lo ignora. Per lui, ad esempio, è molto facile scambiare la Febbre di Pontiac una banale febbricola. Infatti la Febbre di Pontiac è una forma lieve di Legionellosi che si manifesta con sintomi molto simili a quelli influenzali, come ad esempio nausea, febbre, tosse, cefalea.

In caso di basse difese immunitarie, la Febbre di Pontiac potrebbe evolvere in Legionellosi o Morbo del Legionario: una grave infezione polmonare in alcuni casi letale.

Ricordiamo che:

  • la Legionella Pneumophila si contrae tramite inalazione di aerosol d’acqua contaminata: basta una semplice doccia;
  • i soggetti più predisposti all’infezione batterica sono bambini, anziani, asmatici e cardiopatici;
  • la Legionella trova le condizioni ottimali di crescita nella rete idrica, in quanto ambiente caldo e umido;
  • la Legionella vegeta nel biofilm, una pellicola gelatinosa contenente fitte colonie di batteri e adesa alle pareti delle tubature delle reti idriche.

C’è SOLO un modo per proteggere noi e i nostri cari dal rischio Legionellosi: LA CORRETTA PREVENZIONE.

Per informare e diffondere sui procedimenti di corretta prevenzione e gestione del rischio è intervenuto il Ministero della Salute che il 7 Maggio 2015 ha redatto le “Linee Guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi”, riassumibili in tre punti focali:

  1. VALUTAZIONE DEL RISCHIO
    Un importantissimo documento redatto da un team di esperti in materia biologica e di impiantistica che comunicherà la presenza del rischio, quali sono le manovre da compiere per prevenirlo e quali procedimenti attuare in caso di acqua contaminata. La Valutazione del Rischio è obbligatoria ogni anno e nei casi in cui la situazione dello stabile sia cambiata, ad esempio a fronte di lavori di ristrutturazione o in caso di riscontro di Legionella nella rete idrica.
  2. GESTIONE DEL RISCHIO
    Sulla base dell’Analisi e valutazione del rischio legionellosi, il piano di autocontrollo dovrà prevedere tutti gli interventi e le procedure volte a rimuovere definitivamente le criticità individuate. In poche parole, un responsabile esterno deve svolgere tutti quei trattamenti volti a scongiurare il rischio Legionellosi.

    Estratto delle Linee Guida per il controllo e la prevenzione della legionellosi
    Estratto delle “Linee Guida per il controllo e la prevenzione della legionellosi” sulla Valutazione e Gestione del Rischio.

     

  3. COMUNICAZIONE DEL RISCHIO
    Comprende le importanti azioni finalizzate ad informare, formare e sensibilizzare i soggetti interessati al rischio potenziale.

Anche se non sono un decreto legislativo dobbiamo ricordare che le linee guida, sono definite dal Testo Unico Sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro quali “atti di indirizzo e coordinamento per l’applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza predisposti dai ministeri, dalle regioni, e dall’INAIL e approvati in sede di Conferenza Stato-Regioni”. (Art. 2 c. 1 lett. z) D.Lgs.81/08

A CHI INTERESSA LA STIMA DEL RISCHIO LEGIONELLOSI?

Sono coinvolti tutti quei luoghi in cui è presente il Decreto legislativo 81/2008, ossia tutti luoghi di lavoro, le strutture socio-sanitarie (case di riposo, ospedali), i centri commerciali, i centri sportivi, tutte le strutture turistico-ricettive (Hotel, Agriturismi, Campeggi), i palazzi-uffici, dove esiste la responsabilità dei datori di lavoro, del Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) o del gestore dell’impianto.

Non sono certamente esentati i condomini, dove l’amministratore è il diretto responsabile della salubrità dell’acqua.

CI SONO AZIENDE PREPOSTE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO?

Certamente sì. È qui che entriamo in gioco noi della Servizi Speciali.

La gestione del rischio deve essere affidata ad un’ azienda specializzata come la nostra, autorizzata alla prevenzione della Legionellosi e composta da figure professionali competenti come igienisti, microbiologi, ingegneri.

Le procedure di gestione del rischio consistono in:

  1. ispezione e trattamento dei serbatoi di accumulo dell’acqua fredda e dell’acqua calda sanitaria;
  2. pulizia interna della rete idrica sanitaria con sistema aria/acqua continuo e/o ad intermittenza;
  3. sanificazione shock annuale della rete idrica sanitaria;
  4. campionamenti microbiologici per la ricerca della Legionella;
  5. aggiornamento dei registri di manutenzione dell’impianto idrico.

La Servizi Speciali segue nel dettaglio le Linee Guida del Ministero della Salute del 7 Maggio 2015 e i nostri interventi, da oltre dieci anni riconosciuti come i più completi e i più performanti in Puglia e Molise, offrono un importante benefit comunitario: i bambini possono serenamente lavarsi con acqua priva di Legionella; gli anziani che soggiornano nelle strutture socio-sanitarie possono farsi la doccia in tutta tranquillità; chi soffre d’asma o ha problemi cardiopatici può tutelarsi ulteriormente.

Siamo tra le poche aziende italiane che operano con alta competenza nel complesso settore della decontaminazione ambientale.

Risolviamo il problema legionellosi una volta per tutte.
La legionellosi non è uno scherzo, non è da sottovalutare.

Ecco come fare per informarti al meglio ed agire subito.

In base alla tua occupazione e alle tue esigenze abbiamo preparato del materiale informativo su misura per te.
Questo importante materiale informativo, che ti invieremo gratuitamente, contiene:

  • la nostra brochure informativa sulla gestione del rischio Legionellosi
  • gli stralci delle Linee Guida per la Prevenzione della Legionellosi
  • otutte le informazioni del nostr nuovo servizio PriviLegio™, l’innovativo sistema di bonifica delle reti idriche che renderà i tuoi canali idrici PRIVI di LEGIOnella;
  • Le certificazioni e le GARANZIE che il nostro servizio ti offrirà a fronte della corretta prevenzione.

Contattaci ora per ricevere il tuo materiale informativo gratuito.

Ovunque esista il rischio, bisogna individuarlo e prevenirlo.

E noi ti aiuteremo a farlo.

Legionellosi, dove si contrae? Il problema della legionella nelle case vacanze

I proprietari di ville riaperte dopo mesi hanno un problema piuttosto serio: possono utilizzare l’acqua per l’igiene della persona e rischiare talvolta di lavarsi con acque contaminate da Legionella, ormai noto alla cronaca come batterio killer, con il rischio di contrarre la pericolosa legionellosi o malattia del legionario.

Esempio di biofilm dove si annida la Legionella Pneumophila
Il biofilm che stratifica le condotte della rete idrica di una villa

 

Le reti idriche di queste strutture, soprattutto se datate e in metallo, sono invase dal biofilm, una matrice gelatinosa al di sotto della quale vivono e si moltiplicano microrganismi di varia natura, tra cui il patogeno legionella.

Il batterio legionella è responsabile della legionellosi, grave patologia polmonare in forte aumento negli ultimi anni.

Stando ai report statistici dell’Istituto Superiore di Sanità, infatti, negli ultimi 5 anni oltre 6000 individui hanno contratto la legionellosi e circa il 15% degli infetti ha perso la vita.

E’ così allarmante il progressivo aumento con cui la legionellosi colpisce, tanto che sono stati redatti diversi documenti legislativi.

Il più recente è rappresentato dalle Linee Guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi, emanate in Italia il 7 maggio 2015. Queste Linee Guida fanno obbligo ai gestori di strutture turistico-ricettive di attuare piani di prevenzioni annuali.

Il decreto Legislativo n. 79 del 23 maggio 2011 noto anche come “Codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato del turismo”, accorpa nella definizione di “struttura turistico-ricettiva” anche le case vacanze e le ville che vengono affittate per più di 7 giorni ma non più di 6 mesi consecutivi.

Pertanto, anche i locatori di queste strutture devono provvedere all’attuazione di quanto richiesto dalla direttiva nazionale.

Le Linee Guida, tuttavia, lasciano naturalmente piena libertà decisionale ai tanti che non fittano la loro proprietà in merito all’adozione di misure preventive.

Il rischio di legionellosi sotto la doccia aumenta di anno in anno nelle case vacanze

Il rispetto della normativa permette di garantire all’interno della struttura turistico-ricettiva l’incolumità dell’ospite, il quale inconsciamente potrebbe impiegare acqua contaminata da Legionella, agente eziologico della legionellosi.

A prescindere dalla presenza delle Linee Guida nazionali e degli obblighi prescritti, riteniamo che il contrasto alla legionellosi sia un’ azione da attuare prontamente.

Ad utilizzare per uso igienico acqua calda contaminata potrebbero essere bambini, ultrasessantenni, asmatici, cardiopatici e quanti, per svariati motivi, presentano un sistema immunitario compromesso.

La Servizi Speciali srl, forte della sua esperienza decennale nell’ambito dellla prevenzione alla legionellosi, garantisce una marcata riduzione dei rischi per la salute.

Non sta alla Servizi Speciali suggerire se va fatta o no una riflessione su un rischio che negli ultimi 5 anni ha determinato 8131 casi di legionellosi di cui 1200 mortali.

Il nostro compito è informare i tanti proprietari che nelle ville della Puglia ci si può lavare anche senza rischiare talvolta il peggio.

Considera la Servizi Speciali Srl a tua disposizione per fornirti in qualunque momento informazioni più dettagliate, necessarie per la conoscenza e la risoluzione del problema.

Contattaci subito per richiedere una consulenza gratuita attraverso il modulo di prenotazione del nostro sito.

La prevenzione migliora la qualità della vita e, talvolta, l’allunga!

Il tuo Hotel è sicuro? La Legionella nelle strutture alberghiere

L’acqua del tuo Hotel è sicura? Come fai a dirlo?
E i tuoi ospiti come fanno a saperlo?

Da un albergatore come te, costantemente impegnato a rendere più confortevole e ricercata la tua struttura, sa anche che quello della Legionella è un problema serio. Tuttavia, perchè poco informato, potresti non conoscere a fondo come affrontare il rischio al fine di garantire l’incolumità ai tuoi ospiti quando utilizzano acqua per uso igienico.

Non è nostra intenzione allarmarti, ma piuttosto informarti su come stanno le cose affinchè tu possa intervenire per tempo per scongiurare l’eventualità del peggio.

Rappresentazione in 3d
Il batterio killer Legionella Pneumophila

 

Da sempre, la tua struttura convive con una fitta comunità di batteri patogeni che stratifica la tua rete idrica. In larga parte si tratta di Legionelle, tristemente note alle cronache come batteri killer.

Sino ad oggi, nella tua struttura nessuno dei tuoi ospiti ha contratto patologie come la legionellosi. La ragione è semplice: le Legionelle dormivano tranquille adese al biofilm ed invisibili ad ogni analisi.

E’ possibile che dormano per anni ma forse, mentre mi legge, sono già sveglie.

Se fosse così, la tua struttura sarebbe sprofondata in una crisi prolungata ed allarmante.

Chi utilizza l’acqua contaminata dal batterio diventa soggetto ad alto rischio legionellosi e ancor di più, se over 50, bambini, asmatici, cardiopatici.

Tuttavia non devi assolutamente aver paura perchè ci siamo noi a proteggere la tua struttura!

La Servizi Speciali da un decennio consente a decine di migliaia di individui di lavarsi e tornare a casa sani e salvi.

La Servizi Speciali,  azienda con Certificazione di Servizio “Ispezione e sanitizzazione degli impianti idrici per la prevenzione della Legionellosi”, può gestire per te il rischio legionellosi perchè ha i requisiti per poterlo fare!

Analisi biologiche del batterio Legionella

Affrontare un rischio di tale gravità al meglio è ciò che fa quotidianamente la nostra azienda.

La Servizi Speciali può bonificare la tua rete idrica dove si trova di tutto e di peggio, ma soprattutto c’è il vero problema: il biofilm.

La Servizi Speciali mette definitivamente in sicurezza la tua struttura, attenendosi alle Linee Guida per la prevenzione della legionellosi del

Laddove le disposizioni ministeriali non sono state osservate, negli ultimi cinque anni 8520 individui hanno contratto la legionellosi e di questi 820 hanno perso la vita*.

Ritienici pertanto a tua completa disposizione per saperne di più sulla problematica.
Non farti scrupolo di richiederci ogni informazione finalizzata a risolvere un problema che senza se e senza ma va risolto.

I nostri avanzatissimi sistemi e la nostra equipe di biologi specializzati eseguirà uno scrupoloso trattamento di bonifica dell’acqua del tuo hotel o b&b, con trattamenti chimici che contribuiranno a far dormire il batterio killer.

La bonifica delle reti idriche prima dell’apertura stagionale degli alberghi è fondamentale!

Bisogna garantire la sicurezza di bambini ed anziani che saranno tuoi ospiti, affinchè non rischino di contrarre la Legionellosi.

contattaci subito per ricevere direttamente in struttura il nostro materiale informativo cartaceo.

Tale materiale informativo consiste in un approfondito vademecum sulla Legionella, su tutti i sistemi per prevenirla e che garantiranno la sicurezza dei tuoi ospiti. Non solo! Migliorerà la reputazione del tuo hotel, incrementando il tuo fatturato.

Per riceverlo gratuitamente, ti basterà inviare la tua richiestra tramite modulo contatti.

Fallo subito! La prevenzione è la migliore arma che si possa adottare.

* Fonte: “Rapporto annuale sulla legionellosi in Italia nel 2017”, Notiziario dell’ISS, Volume 31, Numero 9, Settembre 2018.

Rischio legionella a scuola: come prevenirlo?

A scuola molto spesso il problema della legionella viene sottovalutato. Occorrono invece azioni preventive per evitare la diffusione del batterio in uno degli ambienti più delicati per bambini e ragazzi.

Una classe a scuola
Una classe a scuola

La legionellosi rappresenta un problema spesso poco considerato nelle valutazioni del rischio biologico di un Istituto Scolastico e in molti casi non vengono prese le misure necessarieper ridurre il rischio di diffusione di questo batterio.

Le legionelle sono batteri che possono essere presenti negli habitat acquatici caldi (come i serbatoi di acqua): si riproducono tra 25 e 42°C, ma sono in grado di sopravvivere in un range di temperatura molto più ampio, tra 5,7 e 63°C. Le legionelle, ove presenti, possono dar luogo ad una malattia infettiva grave a letalità elevata, che si può manifestare sia in forma di polmonite, sia in forma febbrile extrapolmonare.

Le condizioni più favorevoli alla loro proliferazione sono: condizioni di stagnazione; presenza di incrostazioni e sedimenti; biofilm (aggregati costituiti da altri batteri, alghe, polimeri e sali naturali); presenza di amebe. L’unico serbatoio naturale di Legionella è l’ambiente (ambienti lacustri, corsi d’acqua, acque termali, ecc.) e da qui il batterio passa nei siti che costituiscono il serbatoio artificiale (acqua condotta cittadina, impianti idrici dei singoli edifici ecc.).

Per prevenire situazioni favorevoli alla diffusione del batterio occorre porre in essere sugli impianti presenti nell’edificio scolastico gli interventi di manutenzione periodica come: effettuare regolarmente la decalcificazione dei rompigetto dei rubinetti; svuotare, disincrostare e disinfettare almeno due volte l’anno i serbatoi di accumulo dell’acqua calda compresi gli scalda acqua elettrici; mantenere una temperatura dell’acqua calda superiore ai 50°/55°C; provvedere alla manutenzione degli impianti di condizionamento dell’aria provvedendo alla regolare pulizia e disinfezione dei filtri; far scorrere l’acqua dai rubinetti delle docce, lavabi etc per alcuni minuti prima dell’uso, in caso di mancato utilizzo per alcuni giorni.