

UN GRAVE PERICOLO PER LA SALUTE UMANA
Non provvedere alla bonifica dell’impianto idrico può comportare un grave pericolo sanitario causato dal batterio Legionella.
Nel 2015 il Ministero della Sanità ha emanato le “Linee guida per il controllo e la prevenzione della legionellosi” riguardanti le corrette procedure da attuare per monitorare ed evitarne il rischio.
La legionellosi è una grave malattia infettiva caratterizzata da un elevato tasso di letalità. Nella definizione di legionellosi rientrano tutte le forme morbose causate da batteri gram-negativi aerobi del genere Legionella, che si possono manifestare sia in forma di polmonite sia in forma febbrile extrapolmonare o in forma subclinica.
Dai serbatoi naturali (corsi d’acqua, laghi, acque termali, ecc.) il microrganismo può passare nei siti che ne costituiscono il serbatoio artificiale, come ad esempio: impianti idrici e di climatizzazione, piscine, fontane, impianti per l’irrigazione, ecc.
In particolare, in un impianto idrico può essere presente in forma libera o adesa al biofilm.

Il biofilm è una pellicola gelatinosa, stratificata su tutta la rete ricca di batteri, polimeri e alghe, in cui la Legionella trova il giusto habitat per vivere, replicarsi e proteggersi.
Lo sfaldamento del biofilm è un evento imprevedibile che comporta il rilascio in acqua di patogeni, tra i quali la Legionella.
L’ acqua così contaminata raggiunge i punti d’uso (docce, rubinetti, etc…) e, se inalata sottoforma di aerosol , potrebbe causare situazioni talora devastanti.
Focolai epidemici si sono ripetutamente verificati in ambienti collettivi come: ospedali e alberghi. L’indice di letalità della legionellosi è del 5-15% delle infezioni di origine comunitaria e 30-50% di quelle di origine nosocomiale. Nei pazienti in condizioni cliniche precarie, l’indice di letalità può arrivare al 70-80% dei casi.

PULIZIA E DISINFEZIONE IMPIANTI IDRICI
BONIFICA SANITARIA DEI SERBATOI
LE NOSTRE SOLUZIONI
Il lavaggio dei serbatoi avviene sfruttando la pressione dell’acqua indirizzata attraverso una testa girevole a 360° dotata di più uscite che raggiungono tutti i punti. Le superfici interne subiscono un trattamento di disinfezione per mezzo di un tecnologia che utilizza come agente igienizzante e sanitizzante l’ipoclorito di sodio in veicolo schiumoso con risultati altamente superiori rispetto ai tradizionali sistemi di disinfezione. L’intervento di bonifica è corredato da una video-ispezione all’interno del serbatoio mediante telecamere ad altissima risoluzione per rilevarne lo stato di conservazione igienico-sanitario.
L’intervento a carattere innovativo della pulizia della rete è realizzato collegando un’apposita apparecchiatura elettro-meccanica a valle del circuito d’acqua: questo consente la pulizia delle tubazioni di acqua potabile tramite una mescola d’aria/acqua in continuo e/o intermittenza al fine di rimuovere in maniera non aggressiva depositi fangosi e residui di ruggine presenti all’interno delle stesse. Per il flussaggio dell’impianto idrosanitario utilizziamo solo acqua potabile o miscela aria/acqua, come previsto dalle norme UNI EN 806-4:2010 e UNI EN 9182:2010.

INTERVENTI SPECIALI
DISINFEZIONE SHOCK E TRATTAMENTO IN CONTINUO
Le “Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi” emanate il 7 Maggio 2015 dal Ministero della Sanità specificano che le procedure preventive siano valutate e costantemente applicate nelle fasi di progettazione, installazione, funzionamento e manutenzione di impianti e strutture a rischio.
Il piano di controllo del rischio Legionellosi è suddiviso in tre fasi:
- Valutazione del rischio: si considerano le specificità degli impianti interessati, nei quali la legionella può trovarsi. I dati raccolti devono essere trasmessi al gestore della struttura e da questi al personale incaricato della sicurezza.
- Gestione del rischio: complesso di interventi atti a eliminare i rischi di contaminazione o a contenerli.
- Comunicazione del rischio: azioni culturali, formative o informative verso i soggetti coinvolti dal rischio potenziale (gestori, personale addetto al controllo).
LA SERVIZI SPECIALI PROPONE DUE EFFICACI PROTOCOLLI DI GESTIONE DEL RISCHIO
In base alle esigenze della singola struttura ed a specifiche caratteristiche, stabiliamo il trattamento più adatto a garantire la reale salvaguardia dei nostri clienti, che si tratti di strutture socio sanitarie, turistico ricettive (annuali e stagionali), industriali, scolastiche o di altro.
SOLUZIONE A
- Aggiornamento della valutazione del rischio legionellosi
- Valutazione della temperatura dell’acqua fredda e dell’acqua calda
- Ispezione e trattamento dei serbatoi di accumulo dell’acqua fredda e dell’acqua calda sanitaria
- Pulizia interna della rete idrica sanitaria con sistema aria/acqua in continuo e/o ad intermittenza
- Sanificazione shock della rete idrica sanitaria
- Campionamenti microbiologici per la ricerca di Legionella
- Aggiornamento dei registri di manutenzione dell’impianto idrico
- Certificazione dell’idoneità igienico – sanitaria dell’impianto
SOLUZIONE B
- Aggiornamento della valutazione del rischio legionellosi
- Valutazione della temperatura dell’acqua fredda e dell’acqua calda
- Ispezione e trattamento dei serbatoi di accumulo dell’acqua fredda e dell’acqua calda sanitaria
- Pulizia interna della rete idrica sanitaria con sistema aria/acqua in continuo e/o ad intermittenza
- Realizzazione del sistema così composto:
- Installazione della macchina di distribuzione in continuo di Biossido di Cloro
- Fornitura di Biossido di Cloro per tutto l’anno
- Gestione del sistema, assistenza e manutenzione della macchina;
- Campionamenti microbiologici per la ricerca di Legionella;
- Aggiornamento dei registri di manutenzione dell’impianto idrico
- Certificazione dell’idoneità igienico – sanitaria dell’impianto

GLI OBBLIGHI DI LEGGE
IMPIANTI IDRICI A NORMA
ACQUE SALUBRI E PULITE
La necessità di assicurare le migliori condizioni igieniche degli impianti trova applicazione in decreti legislativi e linee guida nazionali per la prevenzione della legionellosi.
Il D.Lgs. n. 31 del 02/02/2001 (e s.m.i.) relativo alla qualità delle acque destinate al consumo umano, indica chiaramente ai punti 1 e 2 dell’articolo 4: “Le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite […] non devono contenere microrganismi e parassiti, né altre sostanze, in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana”.