LE SCUOLE DI BARI SONO PIU’ SICURE DI ALTRE

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Le scuole di Bari sono più sicure di quelle dove i Sindaci non hanno ancora provveduto a mettere in sicurezza le scuole della loro città. Può essere infatti sicura una scuola dove un bambino soltanto facendo scorrere l’acqua dai rubinetti può rischiare di inalare la Legionella, batterio patogeno che entra nel sistema polmonare dei piccoli?

Le conseguenze sono che il piccolo per 6/7 giorni resta a casa con febbre alta e tosse persistente, gli stessi sintomi del Covid. Può anche accadere che l’infezione da Legionella, che scientificamente viene chiamata Febbre di Pontiac, può evolversi in Legionellosi, patologia con alto tasso di letalità.

Il Sindaco di Bari, cosciente della gravità del rischio che corrono soggetti ancora fragili che vengono a contatto con la Legionella, ha provveduto alle analisi e alla sanificazione delle 164 scuole della città.

Adesso i bambini di Bari possono far scorrere l’acqua dai rubinetti senza il rischio di infettarsi, talvolta anche gravemente.

E’ questa la ragione per la quale i bambini che frequentano le scuole comunali di Bari sono decisamente più fortunati di quelli che frequentano le scuole di altre comunità, dove il Sindaco, all’oscuro del problema Legionella, espone i suoi piccoli concittadini a rischi importanti.

Tuttavia, siamo certi che altri primi cittadini seguiranno l’esempio di quello di Bari e metteranno le scuole in sicurezza che non sono tali sino a quando il rischio Legionella non viene affrontato e risolto.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]CHE COS’E’ LA LEGIONELLA?

E’ un batterio patogeno che si sviluppa e prolifera all’interno dell’acqua di ristagno delle condotte idriche come ad esempio quelle delle scuole. Il ristagno dell’acqua è dovuto alla prolungata chiusura dei rubinetti, anche per soli quindici giorni. Immaginate cosa c’è nella rete idrica delle scuole dove i rubinetti sono rimasti inattivi nel 2020 per 7 mesi. Questa è la ragione che spiega perché è pericolosissimo aprire i rubinetti.

Il batterio della legionella
Il batterio Legionella

Il sistema polmonare rischia l’aggressione batterica.

E’ così rischioso far scorrere l’acqua dopo mesi di chiusura della scuola, che il 7 Maggio 2015 il Ministero della Salute emanava linee guida per la prevenzione della legionellosi.
Il giorno prima, anche la Regione Puglia emanava linee guida stringenti per preservare l’integrità fisica dei soggetti più fragili.

Purtroppo non tutti i Sindaci osservano le linee guida ed è questo il motivo per il quale tanti bambini non hanno febbre e tosse perché influenzati, bensì per infezione da Legionella.

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LA FABBRICA DELL’ARIA

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Cosa succederà quest’estate nei luoghi di lavoro con l’uso dell’aria condizionata? E’ quanto si chiede l’infettivologo Prof. Massimo Galli.

Dipende dalle condizioni igieniche in cui versa l’impianto.
Se lo stato fosse quello delle foto a sinistra, significa che lavoratrici e lavoratori prestano la loro opera dove l’aria che respirano viene emessa da impianti aeraulici in perfette condizioni igienico sanitarie e la loro integrità fisica non viene assolutamente minacciata.

Se invece le condizioni dell’impianto fossero quelle delle foto a destra, lavoratrici e lavoratori devono prendere coscienza di vivere in luoghi dove è alto il rischio Covid.

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Tuttavia, a prescindere dalla naturale amplificazione del Covid data dalla presenza di strati di particolato che veicolano il virus nell’ambiente, rischi a volte più preoccupanti di quelli del coronavirus subisce chi magari per anni, senza saperlo, si trova a respirare polveri sottili, detriti, virus, batteri.

Segnaliamo solo alcuni dei rischi che corrono lavoratrici e lavoratori se anche per una sola giornata si trovassero ad inalare aria tossica:

  1. Amplificazione del rischio Covid. Le polveri sottili, se presenti negli impianti, veicolano il virus nell’ambiente.
  2. Disturbi passeggeri come mal di testa, asma, tosse, allergia, congiuntivite, rinite che cessano con l’allontanamento dal luogo in cui è in attività l’impianto in precarie condizioni igienico sanitarie.
  3. Aggravamento delle patologie annesse al sistema polmonare.
  4. Facilitazione dell’insorgere di neoplasie.
  5. Peggioramento delle condizioni di vita di tutti.

La gravità del momento richiederebbe che quanti non avessero ancora provveduto alla verifica delle condizioni in cui versa l’impianto, lo facessero tempestivamente se intendono dare un importante contributo a impedire l’amplificazione del rischio Covid negli ambienti confinati.

Questa è l’urgenza e va affrontata senza indugi ma senza dimenticare che è uno solo dei rischi che degrada la qualità di vita di donne e uomini. E’ presumibile che siano in tanti gli individui che per queste ragioni fanno fatica a respirare diventando per sempre invalidi, impossibilitati a partecipare alla vita sociale.

Dice il Prof. Galli “ci siamo preoccupati di tante cose, ma della più importante che è la qualità dell’aria non ancora”. Noi che conosciamo le conseguenze che comporta vivere in luoghi dove gli impianti aeraulici si sono trasformati in fabbriche di produzione veleni, troviamo incredibile che un problema di tale gravità possa essere ignorato.

Non è un’ipotesi che lavoratrici e lavoratori che respirano aria tossica vanno considerati soggetti ad alto rischio.

A nessuno è dato sapere in quale stato versa l’impianto se prima non viene sottoposto a verifica seria e articolata. Tuttavia, val la pena segnalare che se non fosse stato periodicamente controllato è probabile che possa trovarsi in questo stato.

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La missione della Servizi Speciali è sanificare le fonti che inquinano l’aria. Sanificare significa rendere sano e nessuna sanificazione ha senso se si lascia in attività la fonte contaminante che è la causa. L’inquinamento ne è solo la conseguenza.

Non è presunzione, ma la lunga storia dell’azienda che la fa ritenere la più capace a contrastare l’attività del Covid ed altri batteri come Legionella, Pseudomonas, Acinetobacter, Mycobacterium, Staphilococcus, ecc…

La Servizi Speciali è la fabbrica dell’aria.

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LEGIONELLA: LE SCUOLE DI BARI SONO SICURE, ECCO IL DOCUMENTO.

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Nelle scuole di Bari i bambini possono aprire i rubinetti senza paura, perché nell’acqua non c’è più la Legionella, un batterio che si diffonde attraverso piccole gocce di acqua contaminata che minaccia l’integrità fisica del bambino che inala queste gocce, anche senza lavarsi, ma semplicemente facendo scorrere l’acqua.

Se la Legionella è assente in tutte le scuole di Bari lo si deve al Sindaco della città, Antonio Decaro, che, consapevole della gravità del rischio legionellosi, ha provveduto a far eseguire il monitoraggio degli impianti idrico sanitari dei 164 plessi scolastici tramite analisi di laboratorio accreditato e, in caso di positività, a far sanificare le reti idriche contaminate.

Questo rapporto di prova riporta l’esito dell’analisi Conta Legionella spp di un’unica scuola, ma è identico a quelli delle altre 164 scuole della città.

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Ci auguriamo che l’iniziativa del Sindaco di Bari sia condivisa da altri suoi colleghi affinché anche le loro scuole siano sicure come quelle della città del Presidente dell’ANCI.

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