ANCHE A LAVARSI LE MANI CI VUOLE FORTUNA

Credevano che lavarsi le mani a scuola fosse la cosa meno pericolosa di questo mondo e invece…non hanno avuto fortuna.

Nell’acqua che scorreva dai rubinetti c’era la Legionella che non sapevano neanche cosa fosse.

Forse non lo sapevano neanche le mamme altrimenti avrebbero chiesto al responsabile scolastico:” possono i nostri figli lavarsi le mani senza correre rischi?”

Adesso che i genitori sanno che è rischioso aprire i rubinetti della scuola è bene che s’informino se i loro figli possono aprirli. Spesso la risposta sarà: “non lo so”.

In una scuola su 3 c’è la Legionella, batterio che entra nel sistema polmonare del bambino se viene inalato. È questa la ragione che spiega perché ci sono bambini fortunati e altri sfortunatissimi.

Per esempio, i bambini che frequentano le scuole di Bari, Modugno, Santeramo e Rutigliano sono fortunati rispetto a tanti altri loro coetanei perché in tutti i plessi scolastici delle loro città i sindaci che conoscono la gravità del problema l’hanno risolto. Si sono infatti rivolte ad una azienda specializzata che ha ucciso una volta per tutte le decine di migliaia di Legionelle presenti nell’acqua di quelle scuole dove le analisi ne avevano certificato la presenza.

Per lavarsi senza correre rischi così preoccupanti non ci vuole fortuna, ma senso di responsabilità di chi conosce il problema.

«A scuola non lavarti le mani!»

L’invito potrebbe sembrare paradossale, soprattutto se rivolto a un bimbo: «A scuola non lavarti le mani». Eppure l’eventuale raccomandazione di una madre troverebbe pieno riscontro nella letteratura scientifica: in una scuola su tre gli impianti idrici sono contaminati dal batterio della Legionella. Come evitare, allora, d’essere guardati dal proprio figlio con perplessità? Un genitore coscienzioso potrebbe rivolgersi al dirigente scolastico, ponendogli questa banale domanda: da quanto tempo i vostri impianti idrici non sono ispezionati ed eventualmente sanificati? Una rete idrica priva del batterio della Legionella, infatti, evita conseguenze sulla salute dei bimbi, spesso molto importanti. Se inalato, il batterio può provocare la febbre di Pontiac, con febbre alta per una settimana, tosse ed altra sintomatologia che potrebbe essere confusa con una banale influenza. Se la febbre evolvesse in Legionellosi, i rischi sarebbero addirittura mortali.

Educational, Instruction, Sanitary, Healthcare, Safety

La Servizi Speciali Srl, da oltre 15 anni leader nel settore della ispezione, pulizia e sanificazione degli impianti aeraulici ed idrici. La nostra sede è a Bari, in Via S. Giorgio Martire, 97/6. Per contatti: Tel. +39 080 5052903. Mailto: info@servizispecialisrl.it; www.servizispecialisrl.it

Rischio Legionella nelle scuole

Aprire un rubinetto della scuola per lavarsi le mani era la cosa meno pericolosa di questo mondo. Dopo il Covid non è più così laddove non si è ancora affrontato il rischio Legionella.

In tante città come a Bari e Modugno per esempio il problema Legionella è stato affrontato e risolto ma in molte altre non ancora, quasi sempre per mancanza di risorse.

La Legionella è un pericoloso batterio che scorre con l’acqua. Può accadere che qualche gocciolina d’acqua entri nel naso o nella bocca del bambino e infetti il suo sistema polmonare. Quando l’infezione si verifica, si accusano febbre e tosse per 6-7 giorni e spesso per più volte nell’anno scolastico.

Ci corre l’obbligo di precisare che il rischio Legionella non si corre lavandosi a casa, ma soltanto quando si aprono rubinetti che sono stati chiusi per più di un mese. Le scuole sono state chiuse per circa un anno. È questa la ragione che rende rischioso aprire i rubinetti delle scuole dove non si è provveduto alle analisi e alla sanificazione della rete idrica.

Si chiama Febbre di Pontiac l’infezione da Legionella ed è un’infezione polmonare i cui sintomi sono gli stessi del Covid. La Febbre di Pontiac è una patologia recidiva e che purtroppo talvolta si evolve in legionellosi.

I genitori che hanno figli che frequentano ancora le scuole della loro città farebbero bene a chiedere al responsabile della struttura scolastica se il problema Legionella è stato affrontato e risolto.

In caso di risposta negativa sarebbe opportuno che avvertissero i loro figli di indossare la mascherina prima di aprire i rubinetti della scuola. Stessa cosa dovrebbe fare tutto il personale scolastico.

Come abbattere il peso sulla bolletta degli impianti di condizionamento? Abbiamo noi la soluzione

Non si può fare a meno degli impianti di condizionamento: sono come finestre sempre aperte e garantiscono, se in ottimo stato d’uso, la sicurezza di chi vive negli ambienti dove essi operano. C’è un contro, però: l’enorme consumo energetico necessario per la loro attività.

Ce ne accorgiamo ancor di più nel periodo storico in cui viviamo, con il caro energia che gonfia le bollette. Ancor più se l’impianto che andiamo ad accendere è sporco (come nella foto che mostriamo qui sotto), condizione che fa consumare anche il 50% in più di energia.

LA SOLUZIONE

C’è una soluzione, naturalmente. Ovvero quella di provvedere immediatamente alla pulizia e alla sanificazione dell’impianto, condizione che evita un inutile spreco energetico abbassando di conseguenza il peso sulla bolletta. Si garantisce altresì a piena incolumità degli individui che vivono negli ambienti bonificati, oltre che un minore impatto sull’ambiente.  

Il rovescio della medaglia può essere il costo necessario per le operazioni di sanificazione, anche se – in realtà – è il più importante degli investimenti.

LA NOSTRA PROPOSTA

Tuttavia, la Servizi Speciali srl, azienda leader da oltre 15 anni, settore dei servizi di decontaminazione e sanificazione degli impianti aeraulici, delle reti idriche e degli ambienti confinati, propone a tutti coloro che vorranno usufruire dei suoi servizi un pagamento dilazionato in lunghe rate. In questo modo i nostri clienti otterranno un doppio risultato: l’immediato abbattimento dei costi in bolletta e i vantaggi di una rateizzazione che non pesa immediatamente sul portafogli..

Siamo a vostra completa disposizione per fornire ulteriori informazioni. La nostra sede operativa è a Bari, in Via S. Giorgio Martire, 97/6. Per contatti: Tel. +39 080 5052903. Mailto: info@servizispecialisrl.it www.servizispecialisrl.it

Certificato “Air Covid Free” anche nelle strutture turistiche: come fare per ottenerlo

La Puglia, meta turistica privilegiata da oltre un milione di visitatori ogni anno, è regina dell’ospitalità anche grazie agli operatori del settore, sempre attenti ad intercettare ed interpretare ogni necessità del viaggiatore. In prima linea, gli albergatori, che hanno sempre dimostrato scrupolo ed attenzione anche nel garantire la sicurezza delle strutture e degli ospiti.

ERA COVID

In piena pandemia, con un virus indebolito dal vaccino ma capace di mutare ancora e dunque di aggredire l’uomo, diventa dunque sempre più necessario affilare le armi per prevenire i rischi. Rischi che possono derivare anche dalla mancata ispezione, verifica ed eventuale sanificazione degli impianti di aerazione. Ispezione resa difficile nel recente passato – va detto – dai continui lockdown che hanno costretto centinaia di strutture a chiudere i battenti o a rimandare gli interventi.

Sta di fatto che i sistemi aeraulici non correttamente manutenuti sono una “bomba” batteriologica, un ricettacolo di polveri sottili e potenziale veicolo di virus letali come appunto il Covid. Illudersi di tornare a pulire e sanificare in modo tradizionale, come se quel che è accaduto fosse un ricordo del passato, significa consentire al Covid di riprendere vigore, attaccare e contagiare. Significherebbe questa volta, il disastro per sempre.

Facciamo un esempio concreto, illustrandolo nelle immagini che seguono. Quella di sinistra mostra un impianto prima della sanificazione; quella di destra, dopo. Non hanno bisogno di ulteriori commenti.

L’INVESTIMENTO

Il senso di responsabilità che anima l’imprenditoria turistico-ricettiva pugliese è nota. Garantire l’incolumità del turista, anche grazie all’ispezione e all’eventuale bonifica e sanificazione dell’impianto, è, del resto un impegno economico facilmente sostenibile per evitare che si ripeta questa tragedia indimenticabile.

IL MARCHIO “AIR COVID FREE”

La Servizi Speciali S.r.l., attiva dal oltre 15 anni nel campo dei servizi di decontaminazione e sanificazione degli impianti aeraulici, delle reti idriche e degli ambienti confinati, è a completa disposizione delle strutture che vogliano verificare lo stato dei loro impianti aeraulici e farlo sapere ai loro ospiti. Cosa possibile perché l’hotel riceve a fine lavoro la documentazione che certifica che la struttura è “Air Covid Free” e la può esporre in modo visibile.

Un marchio di qualità, una ulteriore conferma di come le strutture alberghiere pugliesi vogliano garantire il massimo della sicurezza ai visitatori, nella certezza che il segno distintivo tra chi si attiva e chi finge indifferenza, farà la differenza, anche nei bilanci. La Servizi Speciali Srl è a completa disposizione per fornire ulteriori informazioni sull’argomento. La sede operativa è a Bari, in Via S. Giorgio Martire, 97/6. Per contatti: Tel. +39 080 5052903. Mailto: info@servizispecialisrl.it. www.servizispecialisrl.it

La storia di Nicola: il malato è lui o l’edificio in cui lavora?

Nicola, 40 anni, è impiegato per otto ore al giorno in un ufficio nel centro di Bari. Da qualche tempo, durante l’orario di lavoro, accusa malesseri, come molti suoi colleghi: mal di testa, vertigini, stato di disagio generale. Sintomi che scompaiono al ritorno a casa e che ricompaiono il mattino successivo. E che, durante le ferie si azzerano.

Nicola e i suoi colleghi non sono affetti da “mal di lavoro”. Piuttosto, lavorano in un “edificio malato”.

L’EDIFICIO MALATO

Già, in un edificio “malato”, ovvero un ambiente malsano dove è presente un inquinamento indoor così elevato da condizionare la salute di chi ha la sfortuna di lavorarci, di soggiornarci, di viverci o semplicemente di stazionarci per qualche ora.

La Sindrome da Edificio Malato (o Sick Building Syndrome o SBS), riconosciuta dall’ Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è dunque un insieme di disturbi legato a tutti gli aspetti del “microclima” cui le persone sono esposte in un determinato edificio. I dati? Alcune analisi condotte su uffici e altri edifici ad uso pubblico in diversi paesi, tra cui anche l’Italia, hanno rivelato una frequenza di disturbi tra gli occupanti compresa tra il 15% e il 50%.

In un ufficio non è sufficiente solo pulire, disinfettare o sanificare saltuariamente (anche con l’ausilio di ditte specializzate) gli ambienti. È necessaria una inversione di rotta, prendendo coscienza che l’aria inquinata che siamo spesso costretti a respirare, immessa nell’ambiente da impianti di aerazione sporchi e mai ispezionati o sanificati, è una sorta di invisibile discarica nella quale confluiscono, rilasciate dall’uomo, polveri sottili, detriti, microorganismi patogeni e virus come il Covid.

LA SINDROME E LA SOLUZIONE

La sindrome dell’edificio malato è dunque una patologia indotta dall’ambiente che condiziona la qualità di vita di chiunque di noi, ancor più quella dei lavoratori.

«La Servizi Speciali srl – afferma l’Amministratore unico Loredana Carofiglio – è a disposizione di quelle strutture pubbliche o private che non hanno potuto verificare lo stato degli impianti e che oggi vogliono accertarsi delle condizioni in cui versano per procedere all’eventuale pulizia e sanificazione. Ricordo che il miglior modo per eliminare la “Sindrome da Edificio Malato” è quella di ripristinare le condizioni ottimali in ambienti interni inquinati, migliorando la qualità dell’aria indoor con una azione di sanificazione sugli impianti aeraulici, di condizionamento e di ventilazione».

Ne va della salute dei lavoratori, come quella del signor Nicola, protagonista delle prime righe di questo testo; delle loro performance lavorative e, di conseguenza, della produttività aziendale, con un inevitabile aumento dei costi e con la diminuzione dei profitti.

La Servizi Speciali srl ha sede a Bari, in Via S. Giorgio Martire, 97/6. Per contatti: Tel. +39 080 5052903. Mailto: info@servizispecialisrl.it; www.servizispecialisrl.it

Covid, è l’ora di “vaccinare” l’aria. Guardate (e temete) cosa respiriamo ogni giorno

Può sembrare un paradosso: “vaccinare” anche l’aria che respiriamo. Probabilmente lo è nella forma linguistica, non nella sostanza: l’aria che siamo spesso costretti a respirare negli ambienti chiusi che frequentiamo ogni giorno andrebbe realmente resa immune dalla contaminazione.

Aria libera dal Covid

I virologi e gli specialisti che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi due anni non fanno che ripeterlo, del resto. Arieggiare i locali dove si lavora, ci si cura, si fa spesa o ci si trattiene per motivi diversi è la misura più efficace per rendere gli ambienti “Air Covid Free”.

C’è un problema, però. Ci sono luoghi (si pensi alle banche, ad esempio) dove le finestre non si possono aprire. Al ricambio dell’aria è deputato l’impianto di condizionamento che provvede, al pari di una finestra spalancata, al ricambio dell’aria.

Tuttavia, può accadere che l’impianto aeraulico versi nello stato mostrato dalla immagine in basso a sinistra piuttosto che in quello evidenziato a destra perché immetta nell’ambiente non più aria pulita, ma inquinata da virus, batteri e polveri sottili che veicolano anche il Covid nell’ambiente. In questi luoghi non bisognerebbe mai lavorarci, fare la spesa, curarsi, alloggiare perché sono, invece, “Air Covid Contaminated”.

Il vaccino

Serve, allora il “vaccino”. Quello che ha in dotazione la “Servizi Speciali srl”, azienda da oltre 15 anni attiva, unica in Puglia, nel settore dei servizi di decontaminazione e sanificazione degli impianti aeraulici, delle reti idriche e degli ambienti confinati. La nostra attività consiste, infatti, proprio nel “vaccinare” le fonti che immettono aria nell’ambiente e che per le precarie condizioni igienico sanitarie, amplificate da due anni di Covid, mettono a rischio l’integrità fisica di donne e uomini.

Il nostro intervento

La Servizi Speciali srl è a disposizione di quelle strutture pubbliche o private che non hanno potuto, in tempo di piena emergenza sanitaria, verificare lo stato degli impianti e che oggi responsabilmente vogliono accertarsi delle condizioni in cui versano e, se fosse il caso, “vaccinarli”. Al momento siamo l’unica azienda del territorio che certifica l’intervento ed autorizza ad esporre il simbolo che indica che quell’ambiente è “Air Covid Free”. Un valore aggiunto, che differenzia dagli altri, in un momento difficile come quello che stiamo vivendo.

La nostra sede operativa è a Bari, in Via S. Giorgio Martire, 97/6. Per contatti: Tel. +39 080 5052903. Mailto: info@servizispecialisrl.it

Contagio da Covid dagli impianti di aerazione: ecco cosa e quanto rischiamo

Pulito o contaminato? Una differenza che può salvare la vita, se si parla di un impianto aeraulico, soprattutto in questo momento storico, con i contagi da Covid in crescita esponenziale.

Un impianto aeraulico è utilizzato ogni giorno in tutti i luoghi che frequentiamo: uffici, banche, uffici postali, centri commerciali, supermercati. Il sistema immette l’aria dall’esterno, la filtra e la emette all’interno dei locali ripetendo, per il periodo in cui è attivato, il processo all’inverso.

Cosa succede se, questo impianto, non è regolarmente sanificato? Se la manutenzione è regolare, dalle griglie di mandata e ripresa è emessa “Air Covid free”, poichè riviene da impianti aeraulici che versano in buone condizioni igienico sanitarie: sono puliti e sanificati.

La sicurezza in queste strutture è massima perché l’aria filtrata rende impossibile la circolazione nei luoghi di lavoro di virus (come il Covid) e batteri.

E in caso contrario? Si parla di “Air Covid contamination”, poiché l’aria è emessa da impianti in precarie condizioni igienico sanitarie. L’aria che si respira è inquinata, i filtri sporchi non permettono la filtrazione di virus e batteri e di conseguenza il rischio dell’amplificazione del rischio Covid è reale. Una ispezione dell’impianto può facilmente verificare la contaminazione ambientale fisica, chimica e batteriologica dei luoghi dove quest’aria è immessa

“In momenti come questi – suggeriscono i tecnici e i biologi di Servizi Speciali srl, azienda leader nei servizi di decontaminazione e sanificazione degli impianti aeraulici, delle reti idriche e degli ambienti confinati – non può prescindere dalla verifica delle condizioni delle fonti che immettono l’aria nell’ambiente indoor. La verifica dello stato dell’impianto è la priorità assoluta se l’intento è garantire l’integrità fisica di lavoratori ed utenti dei luoghi frequentati ogni giorno da milioni di persone.”

Proprio per questo e in considerazione della gravità della situazione in atto, la Servizi Speciali ha potenziato il numero di tecnici addetti al controllo e all’analisi degli impianti. Per info, contatti e preventivi: +39 080 5052903, https://www.servizispecialisrl.it/contatti/

LA SCUOLA E’ DI TUTTI MA NON E’ SICURA PER TUTTI

Le scuole più sicure delle altre sono quelle di Bari, Modugno e Santeramo. I Sindaci di queste città, consapevoli della gravità del rischio Legionella, hanno provveduto a metterle in sicurezza. Ora, per i bambini, aprire i rubinetti nelle 164 scuole di Bari, nelle 25 di Modugno e nelle 9 di Santeramo non comporta alcun rischio perché dai rubinetti è certo che non scorrano acqua e Legionella.

La chiusura dei rubinetti per tanti mesi rende un azzardo riaprirli. Per questa ragione sarebbe auspicabile che tutte le scuole fossero messe in sicurezza come quelle di Bari, Modugno e Santeramo per scongiurare che il rischio di infezione da Legionella costituisca una seria minaccia per l’integrità fisica dei bambini.

La Servizi Speciali, azienda con esperienza decennale nella prevenzione della legionellosi, è a disposizione di quei Sindaci che volessero verificare le condizioni igienico sanitarie della rete idrica delle scuole delle loro comunità.

I sintomi da Legionella sono febbre e/o tosse per 6/7 giorni salvo pesanti complicazioni che oggi portano a pensare al peggio. Anche per questa ragione sarebbe utile riflettere sul rischio Legionella.

STRUTTURE COVID FREE

covid free

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Qualunque struttura aperta al pubblico che non avesse messo in sicurezza l’aria non può garantire l’integrità fisica né dell’ospite né di lavoratrici e lavoratori e definirsi covid free.

Sanificare significa rendere sano ed evidentemente, non può considerarsi sano un luogo dove l’impianto aeraulico che dovrebbe trovarsi sempre in questo stato [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_single_image image=”2290″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]versa invece, a volte per anni, in questo che vanifica l’impegno costante profuso della struttura alla lotta al Covid.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_single_image image=”2289″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Naturalmente, trascorrere anche alcune ore ove l’aria che si respira è tossica comporta un disagio fisico per lo stato di salute dell’ospite. È invece accertato che gli sfortunati lavoratori e le sfortunate lavoratrici che per anni respirano aria batteriologicamente, fisicamente e chimicamente inquinata hanno pagato un prezzo alto in termini di qualità di vita. Il loro sistema polmonare che ha dovuto respirare PM 10, virus e batteri è ferito.

La verifica delle condizioni dell’impianto aeraulico è un’attività decisiva per scongiurare l’amplificazione del rischio Covid che è solo uno dei rischi e neanche il più grave che si corre respirando aria impura devastante per il sistema respiratorio.

A prescindere dunque dalla diffusione del rischio Covid che favorisce i contagi plurimi, la struttura va messa in sicurezza e non lo sarà mai se la fonte che la contamina non viene bonificata.

È crescente il numero di strutture Covid free che hanno voluto riconoscere a uomini e donne il diritto alla salute. Questi non hanno considerato la risoluzione del problema una spesa in più, bensì un investimento ad alto valore aggiunto.

La Servizi Speciali è lo strumento che permette di riconoscere questo diritto mettendo a disposizione di chi lo volesse, le sue alte competenze in materia di sanificazione delle fonti contaminanti.

Il Covid ci offre l’occasione per rivedere l’idea d’igiene la cui asticella è tenuta troppo bassa.
Il Covid circolerà ancora per anni favorito dalle condizioni ambientali quando sono critiche, per cui sarebbe bene riflettere su ciò che è accaduto e che potrebbe ripetersi.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]