Trascorrere l’Estate 2025 senza aria condizionata è ormai per tutti impossibile, ma siamo consapevoli dei rischi che ci possono essere negli ambienti chiusi serviti da impianti canalizzati? Lo pneumologo Claudio Micheletto, direttore Uoc Pneumologia presso l’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona e presidente dell’Associazione pneumologi ospedalieri (Aipo), avverte di un rischio importante per la nostra salute: il rischio Legionella e il rischio di contaminazione da virus e batteri a causa di impianti inquinati sulla testata Il Messaggero.
Le nostre città sono fatte da centri commerciali o grandi alberghi, uffici, cinema, teatri, ospedali, supermercati: noi li frequentiamo quotidianamente e per tante persone rappresentano il luogo di lavoro in cui passare grandissima parte del tempo. In Estate li percepiamo come un luogo di refrigerio e sollievo dalla calura estiva, ma siamo sicuri di sapere che tipo di aria respiriamo lì dentro?
Comunemente si attribuiscono i sintomi di rinite, raffreddore, influenza o febbre alla temperatura a volte troppo bassa dell’aria condizionata, ma non è sempre così. Ecco perchè anche gli pneumologi mettono in guardia dal rischio di contrarre virus ed infezioni batteriche proprio a causa dell’aria condizionata di queste grandi strutture.
L’aria dedli ambienti indoor, infatti, è sempre aria canalizzata attraverso i cosidetti impianti areaulici o di condizionamento che necessitano di una manutenzione costante. Quando i canali oppure le torri di raffreddamento degli impianti non sono sanificati da professionisti che li analizzano e li ripuliscono con strumenti professionali adeguati, lì può celarsi un rischio invisibile e pericoloso per tutti.
Stiamo parlando sia delle polveri sottili dannose per i polmoni sia della Legionella che si annida nelle parti umide e nei condensatori di questi impianti e può essere diffusa negli abienti serviti dagli impianti. Nelle foto potete vedere un canale dell’aria prima e dopo uno dei tanti interventi che noi di Servizi Speciali Bari facciamo quotidianamente. Fa spavento!
Essendo queste parti invisibili agli occhi di noi utenti sarebbe quindi sempre importante richiedere ai gestori di ogni struttura se l’aria che si respira all’interno della stessa sia o meno sana!
Noi della Servizi Speciali di Bari ci occupiamo di sanificazione di impianti areaulici di grandi strutture, enti pubblici, ospedali, grandi aziende che desiderano garantire aria sana e pulita a tutti gli utenti che vivono e transitano in quegli ambienti.
Le conseguenze dell’inalazione di aria inquinata degli ambienti chiusi possono essere di varia natura: Febbre di Pontiac, sintomi influenzali, malesseri, riniti, ma anche malattie da non sottovalutare e più gravi come la Legionellosi.
Noi rilasciamo il bollino di “Aria sana, pulita e garantita” ai nostri clienti, richiedilo anche tu.
Ieri la testata giornalistica “Il Fatto Quotidiano” ha riportato la notizia di una turista anglosassone che, infettata da Legionella, ha contratto la Legionellosi durante la sua vacanza a Creta: ora la donna lotta tra vita e morte.
Ci sono grosse possibilità che la malattia sia stata contratta in Hotel, infatti il Tour Operator EasyJet sta spostando tutto il flusso dei turisti diretti a Creta delle prossime 4 settimane in alloggi alternativi.
Se sei un responsabile o un Direttore d’Albergo devi sapere che la responsabilità della salubrità delle acque ad uso umano che si usano in albergo, e dell’aria che si respira è proprio la tua. L’ospitalità è una cosa molto importante e delicata: non solo il benessere e la riuscita della vacanza di tante famiglie è nelle tue mani, ma addirittura la salute e la vita.
Rendi il tuo Hotel o la tua struttura estiva Legionella-Free seguendo il Protocollo di Monitoraggio anti-Legionella e richiedi la Certificazione.
Bisogna vivere senza ansia questo momento di lavoro e senza temere uno dei rischi più insidiosi per le strutture ricettive: la Legionella.
Saprai di certo che questo pericoloso batterio si annida negli impianti idrici degli hotel, in particolare nelle tubature, serbatoi dell’acqua calda e fredda, docce e sistemi di aria condizionata. Infatti, la legionella si moltiplica rapidamente nelle acque stagnanti o nei biofilm delle tubature con temperature tra 20°C e 50°C, condizioni spesso presenti negli impianti alberghieri. Per questo è necessario monitoraggio continuo della Legionella e degli impianti idrici e di quelli di aria condizionata.
Il rischio Legionella non va sottovalutato perchè il batterio, una volta liberato, attraverso la dispersione in microgocccioline di acqua, entra nelle vie respiratorie e causa due disturbi: la Febbre di Pontiac e la Legionellosi. Gli ospiti più vulnerabili sono gli anziani, le persone con malattie polmonari croniche e gli immunodepressi, con gli uomini più suscettibili delle donne, ma tutti siamo soggetti a rischio.
Queste malattie sono gravi e potenzialmente letali! Un aspetto fondamentale da chiarire, soprattutto per chi gestisce strutture ricettive, riguarda la contagiosità della Legionella. La risposta è chiara e netta: NO, la Legionella non è contagiosa da persona a persona
All’interno degli Hotel, numerosi sono i punti critici dove la Legionella può trasformarsi da presenza innocua a potenziale minaccia per la salute. I principali vettori di contagio includono:
Rubinetti e diffusori delle docce nelle camere degli ospiti
Vasche idromassaggio e SPA
Piscine e aree wellness
Bagni turchi
Fontane ornamentali negli spazi comuni o nei giardini
Torri di raffreddamento degli impianti
Sistemi di condizionamento
Sistemi di ricircolo dell’aria
Sistemi di irrigazione dei giardini
Quando un ospite fa la doccia, ad esempio, il vapore caldo che si genera rappresenta uno dei rischi principali, poiché può veicolare aerosol contaminato che viene facilmente inalato. Analogamente, idromassaggi, piscine e spa comportano un rischio elevato di trasmissione se non adeguatamente manutenuti. Le SPA, le piscine ed i centri benessere, rappresentano aree a rischio elevato, poiché combinano temperature ideali per la crescita batterica con la produzione costante di aerosol. Ma anche gli impianti di condizionamento rappresentano un rischio: se le condotte di canalizzazione non sono pulite con regolarità diventano deposito di polveri sottili e batteri che si diffondono negli ambienti.
Il rischio Legionella rappresenta una sfida complessa ma gestibile per gli albergatori. Pur essendo un batterio presente naturalmente nell’ambiente acquatico e quindi impossibile da eliminare completamente, è possibile tenere sotto controllo la sua proliferazione attraverso interventi mirati e procedure di manutenzione regolari.
A questo link trovate una descrizione precisa dei sintomi e delle conseguenze che porta l’infezione da Legionella, mentre qui trovi le Linee Guida del Ministero della Salute che impongono degli obblighi precisi di controllo e pulizia degli impianti a tutte le strutture che ricevono i turisti.
Come gestore di una struttura ricettiva, infatti, è importante ricordare che, secondo la normativa vigente, sei obbligato a effettuare controlli regolari degli impianti per prevenire la colonizzazione da parte del batterio. La valutazione del rischio Legionella, da effettuare con periodicità, meglio se annuale, rappresenta il primo passo fondamentale per identificare e gestire efficacemente tutti i potenziali rischi all’interno della tua struttura.
Noi della Servizi Speciali di Bari siamo partner tecnico di grandi strutture ricettive, aziendali ed ospedaliere per la sanificazione delle condotte dell’aria condizionata e per la bonifica degli impianti idraulici da legionella, e vogliamo suggerirti 3 cose da fare prima dell’inizio della stagione balneare.
Contatta un tecnico che possa aiutarti a stilare un DVRL – Documento di Valutazione del Rischio Legionella. Ogni struttura ha i suoi punti critici che dipendono dagli impianti e dal modo in cui sono gestiti.
Se notate una grande frequenza di malattie con sintomi influenzali nei vostri collaboratori, chiamate immediatamente un’azienda di decontaminazione ambientale e bonifica di impianti aria/acqua
Cercate di tenere l’acqua calda in uscita a temperature al di sopra dei 50 Gradi Centigradi.
Naturalmente se volete passare a livello di Super Eroe Anti-legionella, e mettervi in regola con la legge ed a posto con la coscienza, cliccate qui e chiedeteci un preventivo.
Ricorda che la prevenzione non rappresenta solo un obbligo normativo, ma anche un elemento distintivo della qualità della tua struttura. Gli ospiti scelgono Hotel che garantiscono sicurezza e benessere, pertanto investire nella prevenzione della Legionella significa investire nella reputazione e nel futuro della tua attività.
La Legionella può essere tenuta sotto controllo mediante procedure semplici ma rigorose. Quindi, affidati a professionisti qualificati per la valutazione del rischio, mantieni i registri dettagliati degli interventi di manutenzione e assicurati che il tuo personale sia adeguatamente formato.
La tua struttura merita questa protezione. I tuoi ospiti la pretendono. La legge la richiede.
La nostra azienda dal 2009 fornisce tutti i servizi necessari alla sanificazione di ogni impianto di aria condizionata, analisi, monitoraggio ed intervento di bonifica dell’ acqua della vostra struttura, anche attraverso l’installazione, a monte dell’impianto idrico, del macchinario a Biossido di Cloro che monitora e disinfetta a ciclo continuo l’acqua corrente e rilascia la certificazione di struttura LEGIONELLA-FREE.
Ed il tuo albergo ce l’ha? Chiamaci per un sopralluogo gratuito.
Il dottor Giulio, un professionista rispettato, è il responsabile della sicurezza in una grande azienda alimentare. Ogni giorno il suo obiettivo è garantire che i lavoratori possano operare in un ambiente sano e sicuro. Sa bene quanto è importante la qualità dell’aria negli uffici per la salute di tutti.
Negli ultimi tempi aveva notato un preoccupante aumento di malesseri tra i dipendenti: mal di testa, tosse persistente e difficoltà respiratorie che scomparivano una volta lasciato il posto di lavoro. Giulio, sempre attento e scrupoloso, decise di indagare più a fondo. Quale poteva essere la causa di questi sintomi ricorrenti?
Anche se annualmente provvedono alla bonifica decise di ispezionare i canali aeraulici dell’azienda e quello che scoprì fu sconvolgente. Muffe, batteri, virus e polveri sottili avevano contaminato l’impianto di condizionamento e peggiorato la qualità dell’aria negli uffici. Ogni giorno erano invasi da aria piena di sostanze nocive. Giulio, preoccupato per la salute dei colleghi, si precipitò dal direttore generale. Temendo che l’allarme venisse minimizzato, cercò di spiegare l’urgenza della situazione. Ma il direttore lo sorprese con una risposta positiva: «Giulio, quello che hai scoperto richiede un intervento immediato. Contatta subito un’impresa specializzata per l’ispezione e la bonifica dei nostri impianti.»
“Lavoratori e lavoratrici prima di tutto” fu una frase bellissima che pronunciò. In poche ore, una squadra di esperti della Servizi Speciali arrivò e iniziò il lavoro di sanificazione. Mentre osservava l’impresa al lavoro Giulio rifletté sull’importanza cruciale della manutenzione regolare degli impianti: non si trattava solo di rispettare le normative, ma di proteggere in modo concreto la salute e il benessere di ogni persona che lavorava in quell’ambiente.
I risultati parlarono da soli, nel giro di pochi giorni i sintomi scomparvero completamente. Il direttore aveva avuto ragione, investire nella salute dei dipendenti significa investire nel futuro dell’azienda stessa. Ti sei mai chiesto quanto sia importante la qualità dell’aria che respiri sul posto di lavoro?
Per proteggere i bambini dal rischio Legionella nelle scuole non esiste un vaccino né dispositivi di protezione. Chi invece deve proteggere i bambini da un rischio così importante è sicuramente il Sindaco.
Diciamo le cose come stanno perché sia più facilmente comprensibile il problema Legionella nelle scuole: lavarsi le mani dopo 3 mesi di chiusura dei rubinetti delle scuole è rischiosissimo se non vengono rispettate le Linee Guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi approvato con accordo Stato Regione del 7 Maggio 2015.
Alla luce di queste normative nazionali, la delibera della giunta regionale della Puglia n°920 del 2015 ha stabilito che è fondamentale garantire un adeguato monitoraggio del rischio Legionella nelle strutture scolastiche.
I Sindaci delle città in cui è stata fatta prevenzione della Legionellosi hanno garantito protezione ai bambini che si lavano le mani a scuola.
È incredibile che lavarsi le mani a scuola debba costituire un rischio, eppur si corre quando la priorità non è la protezione dei soggetti più fragili.
Ai bambini di Bari, Modugno, Rutigliano, Palo del Colle, Bitetto, Cassano delle Murge viene riconosciuto il diritto all’acqua pura. Ci auguriamo che non si tratti di bambini privilegiati e che tale diritto venga riconosciuto anche in altre città.
Avvertiamo comunque le mamme che è facile distinguere le scuole Legionella Free da quelle che non lo sono. Quelle che sono Legionella Free lo segnalano con una locandina di questo tipo.
Tuttavia le mamme che non sono certe che dai rubinetti delle scuole scorre acqua incontaminata farebbero bene ad avvertire del rischio i loro figli e suggerire di lavarsi le mani a casa.
La febbre di Pontiac è una malattia respiratoria causata dal batterio Legionella pneumophila. Spesso confusa con l’influenza può evolvere in una forma più grave chiamata Legionellosi, una seria infezione polmonare potenzialmente letale.
Sintomi:
– Febbre alta
– Tosse
– Mal di gola
– Mal di testa
Durata: circa 6-7 giorni
Come si Contrae la Febbre di Pontiac?
La febbre di Pontiac si contrae principalmente attraverso l’inalazione di aerosol contaminati con il batterio Legionella. Questi aerosol possono essere liberati nell’aria quando si aprono i rubinetti in strutture pubbliche e private che non rispettano gli standard di sicurezza necessari. Ironia della sorte, mentre lavarsi le mani è essenziale per mantenere una buona igiene, farlo in ambienti non adeguatamente trattati contro la Legionella può comportare rischi. Se l’acqua utilizzata è contaminata potresti inalare involontariamente aerosol contenenti il batterio esponendoti così a potenziali infezioni.
Quali sono le strutture a maggiore rischio e le più sicure?
Le strutture con un alto rischio di Legionella sono quelle dove non è garantita l’assenza di Legionella nell’acqua. Tra queste le scuole sono particolarmente vulnerabili a causa della prolungata inattività dei rubinetti e delle condizioni climatiche che favoriscono la proliferazione del batterio. Al contrario, le strutture sanitarie, le grandi industrie e gli hotel di alta categoria sono luoghi generalmente più sicuri poiché seguono rigorose normative di sicurezza.
I bambini sono a rischio?
Sì, i bambini possono essere a rischio se le scuole che frequentano non rispettano le normative per garantire l’assenza di Legionella. È compito dei Sindaci garantire che le scuole siano sicure e che le misure di prevenzione siano correttamente adottate.
Esempi virtuosi
Alcuni sindaci, come quelli di Bari, Modugno, Rutigliano, Palo del Colle e Cassano delle Murge, hanno monitorato e garantito la sicurezza nelle scuole. Tuttavia, la mancanza di interventi potrebbe essere dovuta al fatto che non tutti i sindaci sono a conoscenza del problema o non hanno preso le necessarie precauzioni.
Responsabilità delle Autorità e ruolo dei Sindaci:
– Garantire la sicurezza nelle strutture pubbliche, in particolare nelle scuole.
– Collaborare con aziende specializzate nella sanificazione dell’aria e dell’acqua.
− Applicare le Linee Guida del Ministero della Sanità e della Regione Puglia.
I cittadini hanno un ruolo attivo. Quale?
1. Informandosi sulle misure di sicurezza adottate nelle strutture frequentate.
2. Chiedendo chiarimenti alle autorità competenti sulle misure preventive.
3. Facendo pressione per l’adozione di misure di sicurezza adeguate.
Importanza della prevenzione
Se sei preoccupato per la sicurezza della tua scuola o di altre strutture pubbliche è importante informarti e chiedere chiarimenti sulle misure di sicurezza adottate. La consapevolezza e la pressione pubblica possono spingere le autorità a prendere le giuste decisioni per garantire ambienti sicuri e salubri.
Non c’è un vaccino
È cruciale sottolineare che non esiste un vaccino per la prevenzione della Legionellosi, né ci sono dispositivi di sicurezza personali da adottare. La vera protezione risiede nel senso di responsabilità di coloro che devono garantire l’incolumità degli individui, come Amministratori di strutture pubbliche e private, Dirigenti scolastici, Autorità locali. La loro diligenza nell’implementare e mantenere misure preventive è la prima linea di difesa contro la diffusione della Legionella.
Conclusione
La febbre di Pontiac rappresenta un rischio serio ma prevenibile. La collaborazione tra autorità, strutture pubbliche e cittadini è essenziale per creare ambienti sicuri e liberi da Legionella. In assenza di un vaccino o di dispositivi di protezione individuale, la consapevolezza, l’adozione di misure preventive, il monitoraggio costante e, soprattutto, il senso di responsabilità di chi gestisce gli spazi pubblici sono le chiavi per proteggere la salute pubblica da questa minaccia. È infatti dovere di chi ha la responsabilità della salute della comunità, peraltro previsto anche dalle normative nazionali e regionali, garantire che vengano adottate tutte le precauzioni necessarie per prevenire la diffusione della Legionella.
La Legionella è un batterio patogeno temibilissimo e invincibile con il quale la struttura dovrà convivere per sempre e che pertanto impone l’adozione di misure di sicurezza eccezionali e definitive.
Ogni anno un grande numero di lavoratrici e lavoratori si assenta dal posto di lavoro con febbre alta, tosse persistente, mal di testa e mal di gola per aver aperto un rubinetto dal quale scorreva acqua e Legionella anziché acqua pura.
Naturalmente non conoscendo a fondo il problema Legionella difficilmente si sospetta che quei sintomi possano essere dovuti alla Febbre di Pontiac piuttosto che ad uno stato influenzale.
La Legionella è dunque il rischio più importante che incombe sulle strutture, tuttavia è spesso sottovalutato e a volte ignorato del tutto. Questo spiega la ragione per la quale ogni anno 3000 individui perdono la vita.
Quello della Legionella è un rischio che va affrontato con competenza e soprattutto con senso di responsabilità perché è in gioco l’integrità fisica di lavoratrici e lavoratori che si lavano le mani inconsapevoli del rischio che corrono.
Non esiste un solo sistema per la gestione del rischio Legionella ma diversi. Dipende da quanti sono i punti di erogazione dell’acqua, dall’esposizione della struttura, dal consumo idrico annuale, dalla frequenza del flussaggio e dai giorni di chiusura della struttura stessa.
Gestire il rischio Legionella è una cosa non da poco perché richiede consapevolezza, conoscenza, alta competenza, esperienza, volontà, macchine, strumentazioni, analisti, biologi, ingegneri e tecnici qualificati.
Convivere con la Legionella? La Servizi Speciali in rete d’impresa con AccaDueO è tutto questo. Le aziende sono orgogliose di comunicare che, là dove viene gestito il rischio, non si è quasi mai verificato neanche un solo caso di Febbre di Pontiac.
Servizi Speciali e AccaDueO possono aiutarvi a gestire al meglio un rischio di tale rilevanza.
Valutiamo la possibilità che il SARS-COV-2 si diffonda effettivamente per via aerea e le conseguenze a cui andremmo incontro.
LA TRASMISSIONE
Partiamo da quello che sappiamo, o pensiamo di sapere, sul COVID-19: può diffondersi nell’aria.. Asserire però che il COVID-19 sia airborne vuol dire qualcosa in più, cioè che, oltre alle già note “goccioline respiratorie prodotte quando una persona infetta tossisce, starnutisce o parla” (droplet), particelle più piccole rimangono sospese nell’aria, rendendo l’aria stessa infetta. Per di più, queste particelle, secondo un comunicato stampa del National Institutes of Healthdel 17 marzo, sembrerebbero essere rilevabili nell’aria per oltre tre ore e, secondo l’infettivologo Massimo Galli, la loro trasmissione avverrebbe anche a distanze importanti, favorita dal ricircolo dell’aria.
COSA DICE L’OMS
Sebbene l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) non abbia mai di fatto rilasciato alcun comunicato che assegni evidenza scientifica alla possibilità di una trasmissione airborne del virus, nei giorni scorsi aveva fatto molto parlare di sé la lettera aperta di un gruppo internazionale di 239 ricercatori da 32 paesi, nella quale si sosteneva che ci fossero ormai prove scientifiche sufficienti per ritenere che, in alcune circostanze, il virus possa essere veicolato dall’aria.
Si aggiunga anche una considerazione: se così fosse, i rischi evidentemente sarebbero più alti in ambienti chiusi, in cui presumibilmente se si condividesse tempo e spazio con una persona infetta e in mancanza di un adeguato ricambio d’aria, la possibilità di essere esposti al virus sarebbe esponenzialmente più alta che se trascorressimo lo stesso tempo con la stessa persona infetta all’aria aperta.
COSA ACCADREBBE?
Quindi, arriviamo a ciò che possiamo domandarci di conseguenza. Apprestandoci a vivere i lunghi mesi invernali cosa succederebbe negli uffici pubblici e nei luoghi di lavoro, dotati di riscaldamento, o comunque di sistemi di ricircolo dell’aria? Cosa accadrebbe, più nello specifico, se questi impianti aeraulici non fossero adeguatamente sanificati e pronti a fronteggiare una minaccia tanto grande quanto quella del COVID-19? Una sistematica disinfezione delle condotte aerauliche garantirebbe una ventilazione appropriata e limiterebbe la diffusione di agenti patogeni aerodispersi? La risposta a quest’ultimo interrogativo è sì.
Nella maggior parte degli edifici, l’aria entra attraverso un impianto di ventilazione producendo una miscela di aria di ricircolo e aria fresca esterna. L’aria esterna è piena di agenti inquinanti e già questo basterebbe a chiedersi che genere di aria si respiri nei luoghi di lavoro e se i sistemi di aerazione siano adeguatamente pronti a filtrare al meglio l’aria. Ma se a questo aggiungessimo anche la possibilità che quell’inquinamento si unisca alle particelle SARS-COV-2, di certo si darebbe origine ad uno scenario estremamente insalubre. Senza contare che la qualità dell’aria che respiriamo non ha solo effetti a breve termine, ma anche a lungo termine, determinando numerose patologie e mettendo seriamente a rischio la nostra salute respiratoria.
UNA POSSIBILITà DI RISOLUZIONE
Assicurarsi che i luoghi in cui lavoriamo, in cui trascorriamo la maggior parte del nostro tempo, siano predisposti ad affrontare il COVID-19, è un diritto per i lavoratori e un dovere per imprenditori e gestori. Sanificare un impianto aeraulico non è un vezzo, né un’opzione. È un’urgenza.E tutti dovrebbero prestare l’attenzione che merita al problema. Garantirsi di respirare una buona aria vuol dire anche arginare in parte un problema che di recente sta subendo catastroficamente una nuova impennata. E del resto, la società non può più fermarsi e non può permetterselo il sud.
A LUNGO TERMINE
Il problema del COVID-19 purtroppo non potrà essere arginato velocemente, almeno fino a che non arriveremo ad un vaccino. Nell’attesa possiamo soltanto mettere in pratica una combinazione di misure di sicurezza preventive perché la diffusione del virus resti più contenuta possibile.
SERVIZI SPECIALI opera nel campo delle sanificazioni ambientali da oltre un decennio ed ha a cuore il problema della diffusione del COVID-19, ma invita a riflettere che, anche in scenari non pandemici, può essere un’attività intelligente dedicare del tempo predisponendo ambienti interni sani per i lavoratori.
Gli impianti di climatizzazione possono diventare un veicolo pericolosissimo di malattie per la salute umana. Vi illustriamo quali sono i rischi e cosa dice la legge sull’importanza della manutenzione.
Si aggiunga anche che il Provvedimento 2636 del 5 Ottobre 2006 della conferenza Stato Regioni definisce precisi protocolli tecnici per la manutenzione degli impianti di climatizzazione, definendo idoneo il subsistema aeraulico quando tutte le superfici presentano una quantità di particolato inferiore a 1g/m2. Ulteriori direttive riguardano la prevenzione e il controllo dellalegionellosi, una malattia monitorata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per la sua pericolosità.
I rischi per la salute
Oggi, oltre al rischio della Sindrome dell’Edificio Malato e quello della legionella, uno ancor più grave incombe sull’incolumità del lavoratore: il Covid-19.
E’ un fatto accertato che il virus, veicolato dalle polveri sottili presenti nell’impianto, entri nei luoghi di lavoro, contamini l’aria e metta in crisi le strutture. Da quel momento, l’integrità fisica degli individui potrebbe non essere più garantita e i soggetti più fragili potrebbero subire danni, a volte irreversibili per il loro stato di salute.
Non verificare le condizioni degli impianti di climatizzazione, ritenendo secondaria l’importanza di una buona manutenzione, potrebbe arrecare seri danni alla salute degli individui. E’ dunque un obbligo morale, prima che in nome della legge, che gli impianti vengano ispezionati. Un contributo che i responsabili della sicurezza delle strutture pubbliche o private devono dare perché l’autunno e l’inverno facciano meno paura.
La Servizi Speciali, la più antica azienda del territorio, è a disposizione di quanti volessero verificare lo stato del loro impianto.
Facciamo luce sulle modalità di trasmissione per via aerea e gli errori che ancora commettiamo per comprendere cosa aspettarci in autunno e come prevenire il Covid-19.
Siamo a settembre e il rischio di confondere i sintomi di un’innocua influenza stagionale con quelli del Covid-19 ci impongono di fare chiarezza per capire cosa aspettarci in autunno. E’ bene comprendere come il virus si diffonde, quali sono gli errori che comunemente commettiamo e quali sono le misure che possiamo mettere in campo per fronteggiarlo.
Modalità di trasmissione area del Covid-19
I dati raccolti fino ad ora ci dicono che tra le modalità più frequenti di trasmissione del Covid-19 c’è quella che avviene per via area, più specificatamente chiamata droplet:, ovvero l’emissione di piccolissime gocce di saliva che fuoriescono da un soggetto quando parla, tossisce o starnutisce e che possono raggiungere e infettarne un altro fino ad una distanza di 2 metri (di qui la necessità di essere distanziati gli uni dagli altri di almeno 1 metro).
A questo si aggiunga che, quando queste goccioline evaporano, viene generato il bioaerosol :componenti non acquose dell’espettorato ed eventuali virus patogeni rimangono sospesi nell’aria per un lasso di tempo molto lungo, diventando quindi un pericolo consistente negli ambienti chiusi, poco ventilati e sovraffollati.
In altre parole, nei prossimi mesi, la trasmissione via aria del Covid-19 sarà quella da temere maggiormente.
Fattori che ci espongono al rischio
Si consideri inoltre che, nonostante le misure precauzionali per evitare il rischio di contagio del Covid-19 siano di fatto in gran parte rispettate, non è possibile aspettarsi sempre la massima attenzione da parte di tutti e, non di rado, accade che disattenzione e disinformazione siano fattori che concorrono all’abbassamento del livello di sicurezza negli ambienti che frequentiamo.
Un esempio è fornito proprio dalla scarsa considerazione della diffusione del virus per via aerea che induce erroneamente a credere che per rendere un ambiente sicuro basti una sommaria disinfezione delle superfici con cui la gente viene a contatto e che questo, unitamente all’utilizzo di dispositivi di protezione primaria, sia sufficiente ad azzerare i rischi di contagio.
L’importanza di respirare aria pulita
Comprendere che il Covid-19 permane nell’aria per un tempo lunghissimo, che l’aria stessa è un mezzo di trasmissione estremamente pericoloso e da non sottovalutare, è un tema da tenere in grande considerazione per questo autunno che ci attende. Di conseguenza è doveroso che le strutture, gli enti, gli istituti scolastici e di assistenza sanitaria comprendano la differenza sostanziale che esiste tra la maggior parte delle sanificazioni offerte dal mercato, effettuate sì con prodotti biocidi, ma i cui effetti sono parziali e limitati nel tempo e una vera e propria disinfezione dell’aria, l’unica che possa di fatto essere considerata sanificazione ambientale, capace di depurare l’ambiente tanto dai virus e batteri presenti nell’aria, quanto quelli depositati sulle superfici.
Cosa aspettarci se non interverremo
E’ presto detto: l’epidemia è ancora in corso e in Italia i contagi sono in aumento e, a guardare la situazione globale, il quadro è decisamente peggiore. Il Covid-19 contamina le superfici, l’aria che respiriamo, i microrganismi permangono negli impianti di condizionamento, di ventilazione e di riscaldamento e particolari condizioni ambientali possono trasportare gli agenti patogeni fino ad una distanza di 7 metri. Viene facile comprendere quanto l’argomento della diffusione per via aerea sia di fondamentale importanza, specie se il rischio cui tutti andiamo incontro può avere conseguenze devastanti.
L’azienda ServiziSpecialSrl opera sul territorio da più di 12 anni in materia di sanificazioni ambientaliscientificamente giustificate e invita a prestare massima attenzione alle corrette norme da attuare in prima persona e quelle che vengono attuate da altri per preservare al meglio la salute di tutti.
Per consulenze specifiche vi invitiamo a contattarci al numero 080 505 2903.
Mentre la consapevolezza del rischio per la salute a causa dell’inquinamento atmosferico è patrimonio comune, è difficile accettare l’idea che l’aria contaminata nei luoghi di lavoro possa costituire una reale minaccia per l’integrità fisica dei lavoratori, ben più grave di quello del Covid-19.
L’inquinamento dell’aria negli ambienti indoor rappresenta un problema importante per la salute pubblica con significative implicazioni sociali ed economiche.
L’impatto sulla salute umana dell’area respirata emessa dagli impianti in evidente degrado igienico-sanitario può essere causa di effetti che vanno dal disagio neurosensoriale a condizioni di malessere diffuso, diminuzione del comfort, percezione negativa della qualità dell’aria, fino a gravi condizioni di salute a carico dell’apparato respiratorio, principale porta d’ingresso dei contaminanti indoor.
L’assorbimento a livello respiratorio delle polveri sottili emesse da impianti aeraulici in condizioni critiche e la successiva circolazione di tali polveri nell’organismo possono dare luogo ad un effetto cancerogeno in un qualsiasi organo a seconda del tropismo di questo. Inoltre, con l’aumentare della concentrazione delle sostanze nocive, il numero delle ultime cresce in modo proporzionale.
La contaminazione dei luoghi di lavoro non è mai figlia del caso ma è piuttosto la conseguenza più grave dei rischi a volte sottovalutati, altri del tutto ignorati.
Le condizioni di vita del lavoratore dipendono direttamente dall’ambiente in cui presta la sua opera. E’ pertanto necessario proteggere e preservare l’ambiente per assicurare una qualità di vita degna e sostenibile.
Virus e batteri, Covid-19 incluso, non sono un problema tanto quanto lo è tenere l’asticella dell’igiene troppo bassa. Molti ignorano che l’aria assomiglia ad una discarica nella quale confluisce di tutto: polveri sottili, virus (Cytomegalovirus, Herpes Simplex), batteri (Escherichia Coli, Pseudomonas Aerginosa, Klebsiella) e muffe.
Naturalmente del Covid-19 dobbiamo preoccuparci, ma dovremmo farlo ancor di più della qualità dell’aria che, se chimicamente e microbiologicamente contaminata, col tempo comprometterà inevitabilmente il sistema polmonare dei lavoratori.
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