I probiotici: una nuova frontiera

Scopriamo cosa sono e come vengono classificati i probiotici, i microrganismi che costituiscono l’architrave fondamentale della biopulizia, l’innovativo sistema di sanificazione ambientale.

servizispeciali_probioticiDopo anni di ricerche e sperimentazioni si è finalmente trovato un sistema completamente innovativo di sanificazione ambientale che esclude l’impiego di sostanze chimiche (come disinfettanti e detergenti) e utilizza unicamente soluzioni naturali contenenti probiotici. Ma cosa sono?

Dal punto di vista etimologico, il termine “probiotico” deriva dall’unione della preposizione latina pro (“a favore di”) e dell’aggettivo greco βιωτικός (biotico), derivante a sua volta dal sostantivo βίος (bios, “vita”)

I probiotici sono microrganismi capaci di selezionare e contrastare in maniera naturale i batteri potenzialmente patogeni. Secondo le linee guida di FAO e OMS, sono “organismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell’ospite”. Studi metabolici e genetici hanno infatti dimostrato che nel cromosoma batterico sono assenti geni deputati alla formazione di tossine patogene e per questo

I probiotici sono già largamente usati in agricoltura, orticoltura, in preparazioni farmaceutiche e anche nell’allimentazione umana. Infatti questi microrganismi sono naturalmente presenti all’interno dell’intestino crasso, sono in grado di raggiungerlo e colonizzarlo e contribuiscono a difendere la mucosa dai batteri patogeni, produrre vitamine ed altre molecole utili e a ottimizzare la funzionalità del colon.

I nuovi prodotti a base probiotica contengono miscele di spore in concentrazione molto elevata del genere Bacillus spp, che rientrano tra i “trattamenti per scopi umani senza effetti collaterali” e nella categoria “Gras” (Generally regarded as safe) della Food and Drug Administration (FDA). Inoltre sono classificati come “microrganismi non patogeni di classe 1” dall’American type culture collection (ATCC).

Biopulizia: una pulizia diversa è possibile

Una alternativa ai tradizionali metodi di pulizia con disinfettanti e detergenti esiste, si chiama biopulizia: è più efficace, più sicura e anche più conveniente del vecchio sistema.

Servizi Speciali_slide-04Siamo tutti persuasi che non esista una alternativa valida al tradizionale metodo di pulizia basato su disinfettanti e detergenti. Una convinzione ben radicata nell’opinione pubblica e nella popolazione supportata dalle campagne pubblicitarie delle grandi aziende del settore. Invece una alternativa ai tradizionali prodotti pulenti c’è, esiste, e si chiama biopulizia: l’innovativo sistema di sanificazione che impiega soluzioni probiotiche ed  esclude l’utilizzo di sostanze chimiche. Parliamo di una vera e propria rivoluzione anche culturale che comporta l’accettazione di una nuova filosofia dell’igiene ambientale.

Perché scegliere la biopulizia? Prima di tutto perché un sistema sicuro e senza rischi per la salute: i nuovi prodotti sono infatti a base di probiotici, microrganismi anallergici che contrastano in maniera naturale i batteri potenzialmente patogeni. Sono già ampiamente utilizzati nell’alimentazione umana e animale e in preparazioni farmaceutiche. In secondo luogo è nettamente più efficace e costante nel tempo, infatti la riduzione della carica batterica potenzialmente patogena non è temporanea ma si prolunga nel tempo grazie alla biostabilizzazione: le spore del genere Bacillus presenti nel prodotto agiscono anche molte ore dopo l’applicazione.

Ma non è finita qui: la biopulizia, come suggerisce il nome stesso, è ecologica perché non vengono utilizzati prodotto chimici inquinanti: i probiotici sono microrganismi naturali e le spore del genere Bacillus sono biodegradabili. Infine il nuovo sistema risulta più conveniente di quello tradizionale: bastano poche gocce di prodotto in un litro di acqua per sanificare 120mq. È sufficiente un solo prodotto per tutte le superfici e grazie all’effetto a lungo termine si riduce il numero di interventi e le ore di lavoro.

 

La pulizia tradizionale: un sistema dannoso e inefficace

Da anni siamo convinti che il sistema di pulizia tradizionale garantisca una igiene efficace e sicura, ma non è così: detersivi e disinfettanti in realtà sono dannosi per la salute e per l’ambiente.

servizispeciali_puliziaÈ convinzione comune che il sistema di pulizia tradizionale garantisca una igiene efficace e duratura. È un pensiero ormai radicato e accettato passivamente anche grazie a campagne pubblicitarie fuorvianti e martellanti. Ma la verità è un’altra: i prodotti con cui siamo abituati a pulire le nostre case sono dannosi per la salute oltre che totalmente inefficaci.

A confermarlo è la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che in un suo report ha definito l’attuale sistema di pulizia come “fermo al secolo scorso”.  Non solo: l’uso indiscriminato di detersivi e disinfettanti sarebbe la causa principale dell’inquinamento chimico ambientale.

Il pericolo per la salute è altissimo: detersivi e disinfettanti rilasciano i Voc (composti organici volatili irritanti) e possono contenere sostanze cancerogene come il toluene e la formaldeide, causa di reazioni cutanee, emicranie, allergie e asma. Le sostanze utilizzate nei traduzionali prodotti pulenti, inoltre, contengono tensioattivi, molecole scarsamente biodegradabili, che una volta accumulate nei grandi serbatoi naturali formano un velo sulla superficie dell’acqua che ostacola lo scambio di ossigeno con l’atmosfera.

Come se non bastasse, il metodo di pulizia tradizionale garantisce una pulizia apparente e una durata limitata. L’efficacia biocida si esaurisce nell’arco di 20 minuti a cui segue una proliferazione batterica ancora più aggressiva perché i residui delle sostanze chimiche rappresentano un ottimo substrato per la crescita microbica. Inoltre il vecchio sistema risulta più costoso perché serve un prodotto per ogni superficie, un maggior numero di interventi e quindi più ore di lavoro per garantire una igiene accettabile.