STRUTTURE COVID FREE

covid free

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Qualunque struttura aperta al pubblico che non avesse messo in sicurezza l’aria non può garantire l’integrità fisica né dell’ospite né di lavoratrici e lavoratori e definirsi covid free.

Sanificare significa rendere sano ed evidentemente, non può considerarsi sano un luogo dove l’impianto aeraulico che dovrebbe trovarsi sempre in questo stato [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_single_image image=”2290″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]versa invece, a volte per anni, in questo che vanifica l’impegno costante profuso della struttura alla lotta al Covid.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_single_image image=”2289″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Naturalmente, trascorrere anche alcune ore ove l’aria che si respira è tossica comporta un disagio fisico per lo stato di salute dell’ospite. È invece accertato che gli sfortunati lavoratori e le sfortunate lavoratrici che per anni respirano aria batteriologicamente, fisicamente e chimicamente inquinata hanno pagato un prezzo alto in termini di qualità di vita. Il loro sistema polmonare che ha dovuto respirare PM 10, virus e batteri è ferito.

La verifica delle condizioni dell’impianto aeraulico è un’attività decisiva per scongiurare l’amplificazione del rischio Covid che è solo uno dei rischi e neanche il più grave che si corre respirando aria impura devastante per il sistema respiratorio.

A prescindere dunque dalla diffusione del rischio Covid che favorisce i contagi plurimi, la struttura va messa in sicurezza e non lo sarà mai se la fonte che la contamina non viene bonificata.

È crescente il numero di strutture Covid free che hanno voluto riconoscere a uomini e donne il diritto alla salute. Questi non hanno considerato la risoluzione del problema una spesa in più, bensì un investimento ad alto valore aggiunto.

La Servizi Speciali è lo strumento che permette di riconoscere questo diritto mettendo a disposizione di chi lo volesse, le sue alte competenze in materia di sanificazione delle fonti contaminanti.

Il Covid ci offre l’occasione per rivedere l’idea d’igiene la cui asticella è tenuta troppo bassa.
Il Covid circolerà ancora per anni favorito dalle condizioni ambientali quando sono critiche, per cui sarebbe bene riflettere su ciò che è accaduto e che potrebbe ripetersi.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Rischio Dimenticato

[vc_column][vc_column_text]Rischio dimenticato.
L’art. 2087 c.c. così recita:
“L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”.

Questo è uno dei casi che evidenzia come l’imprenditore, pur a conoscenza del rischio, non intende rimuoverlo, incurante della minaccia che costituisce per l’integrità fisica delle lavoratrici e dei lavoratori.[/vc_column_text][/vc_column][vc_row][vc_column_text][/vc_column_text][vc_column][vc_single_image image=”2289″ img_size=”full”][/vc_column][vc_row][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Invece, questo è il caso di quel datore di lavoro che ritiene primarie le condizioni di vita dei suoi dipendenti e che, a prescindere dagli obblighi di legge, s’impegna a garantire luoghi di lavoro sani e sicuri a misura d’uomo.[/vc_column_text][/vc_column][vc_row][/vc_row][vc_column_text][/vc_column_text][vc_row][vc_column][vc_single_image image=”2290″ img_size=”full”][/vc_column][vc_row][/vc_row][vc_column_text][/vc_column_text][vc_row][vc_column][vc_column_text]A questi lavoratori non viene concesso un privilegio, ma semplicemente riconosciuto il diritto alla salute che viene negato quando, a loro insaputa, respirano per anni aria inquinata da polveri sottili, detriti, virus e batteri.

La qualità dell’aria è un problema serio perché, se contaminata, inevitabilmente degrada la qualità di vita di uomini e donne esponendo tanti di loro ad un rischio per la salute.

L’aria indoor costituisce il rischio biologico più grave perché ferisce il sistema polmonare degli individui. Tuttavia, viene spesso sottovalutato o ignorato del tutto.

È la qualità scadente dell’aria che favorisce l’insorgere o l’aggravarsi di patologie come asma, riniti, allergie, neoplasie polmonari, bronchiti croniche, emicrania, congiuntivite, tosse.

La scarsa attenzione che si pone alla qualità dell’aria in tanti luoghi di lavoro ha come conseguenze che alcune strutture sono addirittura affette da Sindrome da Edificio Malato. È certo che se fosse stata generale l’attenzione che si deve ad un problema così gigantesco, il Covid avrebbe avuto vita più difficile. Invece, ha trovato le condizioni più favorevoli per compiere la sua attività infettante che continua a svolgere dove il problema resta irrisolto.[/vc_column_text][/vc_column][vc_row][/vc_row][vc_column_text][/vc_column_text]