PER UNA STELLA IN PIU’…

Ogni impianto idrico ha una storia a sé.

Ognuno si configura in modo diverso, ognuno è fatto con materiale diverso, ognuno ha un numero di anni di vita diverso.

Una sola caratteristica accomuna tutti gli impianti idrici: il biofilm, più o meno sviluppato al suo interno ma ad ogni modo sempre presente.

Ed insieme ad esso, sempre presente è il rischio legionellosi.

 

Che si tratti di un b&b, un albergo, una villa, un campeggio il rischio c’è. E bisogna fronteggiarlo.

Per mettere in piedi un’attenta prevenzione al rischio legionellosi e garantire una stella in più – quella della sicurezza, si deve procedere obbligatoriamente alla valutazione del rischio, seguita poi dalla gestione e dalla comunicazione dello stesso.

Tanti sono i fattori che accentuano il rischio: fare una valutazione del rischio non significa, però, solo elencare i fattori ma stabilire le possibili interazioni che si innescano tra loro. Non è quindi cosa semplice, fattibile solo da chi possiede esperienza, capacità e professionalità, un’azienda competente – come prescritto dalle Linee Guida nazionali.

Alla valutazione segue la gestione – la messa in atto delle misure preventive – e la comunicazione del rischio, operazione questa quasi mai svolta.

 

Ad esempio… quanti avvisano i propri ospiti e propri dipendenti che nella struttura turistico-ricettiva si esegue la regolare e periodica manutenzione dell’impianto idrico?

Che fare quindi? Valutare, gestire e comunicare il rischio secondo le Linee Guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi del 7 maggio 2015.

Meglio una doccia vietata che la tua salute violata

Farsi la doccia fuori casa potrebbe rappresentare una violazione della salute di tutti. Ancor di più per bambini, anziani, asmatici, cardiopatici e soggetti momentaneamente debilitati.

Il rischio è di lavarsi con acqua contaminata dal batterio Legionella, responsabile della legionellosi. Nell’ultimo quinquennio – in Italia – è stata assunta da circa 6.000 individui. Il dato più raccapricciante è che circa il 15% di quelli che l’hanno assunta hanno perso la vita.

Alberghi, bed and breakfast, agriturismi sono considerate strutture ad alto rischio legionellosi.

Per questa regione, la Giunta della Regione Puglia il 6 maggio 2015 varava il documento riportante gli indirizzi operativi per la prevenzione e il controllo della legionellosi nelle strutture turistico‐ricettive e ad uso collettivo, delineando così le misure di sicurezza da adottare per azzerare il rischio.

Sulla scia di questa delibera, il ministero della Sanità nazionale ha emesso il 7 maggio 2015 ulteriori disposizioni in materia, estese questa volta a tutto il territorio regionale.

La gravità della legionellosi e la frequenza, sempre più alta con cui colpisce (fonte: report Istituto Superiore di Sanità, dal 2002 al 2016), suggeriscono a quanti sono in procinto di programmare le vacanze estive di soggiornare in strutture turistico-ricettive responsabili, che non mettono a repentaglio l’incolumità degli ospiti (in particolare, quella dei soggetti più fragili).

La legge c’è, è attiva, ma quanti non la osservano?

Sono ancora pochi – purtroppo – quelli che rispettano i piani di prevenzione, convinti – e non a torto – del pericolo Legionella e delle sue devastanti conseguenze.

La totale mancanza di controlli incoraggia quanti continuano a non fare prevenzione e a non tutelare i propri ospiti: sarebbe meglio se…

in queste strutture, gestite da “disattenti”, fosse esposto il divieto di doccia.