Non lo sappiamo se tutti i bambini sono privilegiati. Sappiamo di certo invece che i bambini che frequentano le scuole di Bari, Rutigliano, Cassano delle Murge, Palo del Colle e Modugno possono aprire i rubinetti delle loro scuole non rischiando la Febbre di Pontiac, una malattia debilitante che provoca sintomi simil influenzali come febbre, mal di gola, mal di testa, tosse e dolori muscolari e può evolversi in Legionellosi. Per entrambe le malattie non esistono vaccini, ne protezioni individuali. Pertanto l’onere per la prevenzione dal rischio Legionella nelle scuole spetta al Sindaco della città e non alle famiglie.
È il Sindaco che, per il controllo e la prevenzione della Legionellosi nelle scuole, deve attenersi al rispetto delle Linee Guida approvate con controllo Stato Regioni del 7 Maggio 2015. Alla luce di questa normativa nazionale, la delibera della Giunta Regionale della Puglia n°920 del 2015 stabilisce alcune stringenti prescrizioni per garantire un adeguato monitoraggio nelle strutture ad uso collettivo, come quelle scolastiche.
Riaprire i rubinetti delle scuole chiuse per tre mesi dove l’acqua di ristagno produce fitte colonie batteriche è dunque un azzardo se la legge non è stata rispettata.
È un impegno di tutti e un diritto dei bambini potersi lavare le mani a scuola e non rischiare l’incolumità. Temiamo tuttavia che questo sacrosanto diritto non sia riconosciuto da tutti i sindaci del territorio pugliese, pertanto nel dubbio, i bambini che non frequentano le scuole di Bari, Rutigliano, Cassano delle Murge, Palo del Colle e Modugno farebbero bene a lavarsi le mani al ritorno a casa.
Comunque ci rattrista l’idea che nel nostro territorio ci sono bambini di serie A e tanti altri bambini di serie B.
Tuttavia, sensibilizzare il Sindaco all’osservanza delle disposizioni Nazionali e Regionali per la prevenzione della Legionella nelle scuole è un impegno che spetta soltanto ai genitori.
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