Nuovi casi di legionella in Italia, grave un uomo di Roncadelle

Ormai è sempre più sentita la paura della legionella in Italia con l’ultimo caso nel bresciano.

Un uomo di Roncadelle è stato ricoverato prima agli Spedali Civili di Brescia e poi trasferito d’urgenza all’ospedale Niguarda di Milano.

La prognosi dell’uomo è attualmente riservata.

Il paziente, al momento del ricovero, presentava febbre altissima da Legionella Pneumophila.

Saranno effettuati esami e verifiche da enti specializzati per capire dove l’uomo, un anziano artigiano, ha contratto l’infezione polmonare.

A marzo, sempre nel bresciano, una donna è morta a causa della legionellosi.

Ricordiamo anche il caso di morte per legionella di un anziano a Gabicce Mare (Pesaro e Urbino).

Era il giugno 2014. Un turista di 75 anni, originario di Udine, aveva appena passato le vacanze in un albergo a Gabicce. Morì due mesi dopo per infezione polmonare da legionella, trovata nel suo corpo in fase di autopsia. Le indagini sulle reti idriche dell’hotel hanno rilevato una forte presenza di legionella, staccatasi dal biofilm e responsabile della contaminazione dell’acqua.

I due soci proprietari della struttura ricettiva sono finiti nel registro della procura di Pesaro per mancati controlli della rete idrica ed omicidio colposo.

Ad oggi si parla sempre di più di legionella e dei gravissimi rischi che corrono bambini, anziani, asmatici e cardiopatici. Le procedure di prevenzione del rischio non sono sempre davvero conosciute.

L’ignoranza delle “Linee Guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi” emesse dal Ministero della Salute, porta ad interventi approssimativi e per nulla risolutivi.

Non ci stancheremo mai di dirlo: il rischio legionellosi va gestito al meglio per garantire la sicurezza dei propri ospiti (anziani in case di riposo, pazienti ricoverati negli ospedali,  turisti in vacanza, bambini in scuole e asili etc.).

Per farlo, occorre rivolgersi alla Servizi Speciali Srl.

Da oltre dieci anni la nostra azienda certificata KIWA-CERMET gestisce il rischio legionella con efficaci interventi di bonifica delle reti idriche ed aerauliche, avvalendosi di uno staff altamente qualificato.

Ricordiamo sempre che non esistono modi alternativi per il contenimento del rischio legionella.

Nessuno shock termico (l’alternanza dello scorrimento dell’acqua prima calda e poi fredda) è efficace contro la legionella.

Le analisi dell’acqua effettuate quel singolo giorno non descrivono la situazione legionella per i restanti 364 giorni.

L’unico metodo efficace è l’osservanza delle Linee Guida del Ministero della Salute, osservanza da noi eseguita scrupolosamente.

Non aspettate il prossimo caso di infezione da legionella, agite subito!

Operiamo in tutta Italia con metodi rivoluzionari e all’avanguardia.

Contattateci qui oppure chiamateci allo 080 505 29 03 per richiedere una consulenza gratuita e senza impegno con i nostri specialisti.

La prevenzione è la miglior arma contro il pericoloso batterio-killer.

 


Fonte: https://www.ilgiorno.it/brescia/cronaca/roncadelle-legionella-1.4558254

Legionella e legionellosi: la stima del rischio nel 2019

18.000 casi di legionellosi in Italia. Questa è stata la stima del rischio da quando si è iniziato ad avere il conteggio dei casi, sebbene solo negli ultimi anni si sia proceduto ad informare meglio sui rischi del pericoloso batterio-killer.

Secondo una stima dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità), dal 2000 al 2010 i casi di legionella nelle reti idriche sono aumentati del 650% e dal 2010 al 2017 l’incremento è stato del 60%. Il rapporto annuale dell’ISS sulla legionellosi riporta circa 2000 casi solo nell’anno 2017.

Numero di casi e tasso di incidenza della legionellosi dal 2000 al 2017
Numero di casi e tasso di incidenza della legionellosi dal 2000 al 2017 (http://www.epicentro.iss.it/legionellosi/epidemiologia-italia)

 

I casi di legionellosi contratti nelle strutture ospedaliere dal 1997 al 2017
I casi di legionellosi contratti nelle strutture ospedaliere dal 1997 al 2017 

 

A fronte di questo pericoloso rischio, non si è purtroppo creata sufficiente informazione e consapevolezza nel cittadino che, quindi, lo ignora. Per lui, ad esempio, è molto facile scambiare la Febbre di Pontiac una banale febbricola. Infatti la Febbre di Pontiac è una forma lieve di Legionellosi che si manifesta con sintomi molto simili a quelli influenzali, come ad esempio nausea, febbre, tosse, cefalea.

In caso di basse difese immunitarie, la Febbre di Pontiac potrebbe evolvere in Legionellosi o Morbo del Legionario: una grave infezione polmonare in alcuni casi letale.

Ricordiamo che:

  • la Legionella Pneumophila si contrae tramite inalazione di aerosol d’acqua contaminata: basta una semplice doccia;
  • i soggetti più predisposti all’infezione batterica sono bambini, anziani, asmatici e cardiopatici;
  • la Legionella trova le condizioni ottimali di crescita nella rete idrica, in quanto ambiente caldo e umido;
  • la Legionella vegeta nel biofilm, una pellicola gelatinosa contenente fitte colonie di batteri e adesa alle pareti delle tubature delle reti idriche.

C’è SOLO un modo per proteggere noi e i nostri cari dal rischio Legionellosi: LA CORRETTA PREVENZIONE.

Per informare e diffondere sui procedimenti di corretta prevenzione e gestione del rischio è intervenuto il Ministero della Salute che il 7 Maggio 2015 ha redatto le “Linee Guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi”, riassumibili in tre punti focali:

  1. VALUTAZIONE DEL RISCHIO
    Un importantissimo documento redatto da un team di esperti in materia biologica e di impiantistica che comunicherà la presenza del rischio, quali sono le manovre da compiere per prevenirlo e quali procedimenti attuare in caso di acqua contaminata. La Valutazione del Rischio è obbligatoria ogni anno e nei casi in cui la situazione dello stabile sia cambiata, ad esempio a fronte di lavori di ristrutturazione o in caso di riscontro di Legionella nella rete idrica.
  2. GESTIONE DEL RISCHIO
    Sulla base dell’Analisi e valutazione del rischio legionellosi, il piano di autocontrollo dovrà prevedere tutti gli interventi e le procedure volte a rimuovere definitivamente le criticità individuate. In poche parole, un responsabile esterno deve svolgere tutti quei trattamenti volti a scongiurare il rischio Legionellosi.

    Estratto delle Linee Guida per il controllo e la prevenzione della legionellosi
    Estratto delle “Linee Guida per il controllo e la prevenzione della legionellosi” sulla Valutazione e Gestione del Rischio.

     

  3. COMUNICAZIONE DEL RISCHIO
    Comprende le importanti azioni finalizzate ad informare, formare e sensibilizzare i soggetti interessati al rischio potenziale.

Anche se non sono un decreto legislativo dobbiamo ricordare che le linee guida, sono definite dal Testo Unico Sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro quali “atti di indirizzo e coordinamento per l’applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza predisposti dai ministeri, dalle regioni, e dall’INAIL e approvati in sede di Conferenza Stato-Regioni”. (Art. 2 c. 1 lett. z) D.Lgs.81/08

A CHI INTERESSA LA STIMA DEL RISCHIO LEGIONELLOSI?

Sono coinvolti tutti quei luoghi in cui è presente il Decreto legislativo 81/2008, ossia tutti luoghi di lavoro, le strutture socio-sanitarie (case di riposo, ospedali), i centri commerciali, i centri sportivi, tutte le strutture turistico-ricettive (Hotel, Agriturismi, Campeggi), i palazzi-uffici, dove esiste la responsabilità dei datori di lavoro, del Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) o del gestore dell’impianto.

Non sono certamente esentati i condomini, dove l’amministratore è il diretto responsabile della salubrità dell’acqua.

CI SONO AZIENDE PREPOSTE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO?

Certamente sì. È qui che entriamo in gioco noi della Servizi Speciali.

La gestione del rischio deve essere affidata ad un’ azienda specializzata come la nostra, autorizzata alla prevenzione della Legionellosi e composta da figure professionali competenti come igienisti, microbiologi, ingegneri.

Le procedure di gestione del rischio consistono in:

  1. ispezione e trattamento dei serbatoi di accumulo dell’acqua fredda e dell’acqua calda sanitaria;
  2. pulizia interna della rete idrica sanitaria con sistema aria/acqua continuo e/o ad intermittenza;
  3. sanificazione shock annuale della rete idrica sanitaria;
  4. campionamenti microbiologici per la ricerca della Legionella;
  5. aggiornamento dei registri di manutenzione dell’impianto idrico.

La Servizi Speciali segue nel dettaglio le Linee Guida del Ministero della Salute del 7 Maggio 2015 e i nostri interventi, da oltre dieci anni riconosciuti come i più completi e i più performanti in Puglia e Molise, offrono un importante benefit comunitario: i bambini possono serenamente lavarsi con acqua priva di Legionella; gli anziani che soggiornano nelle strutture socio-sanitarie possono farsi la doccia in tutta tranquillità; chi soffre d’asma o ha problemi cardiopatici può tutelarsi ulteriormente.

Siamo tra le poche aziende italiane che operano con alta competenza nel complesso settore della decontaminazione ambientale.

Risolviamo il problema legionellosi una volta per tutte.
La legionellosi non è uno scherzo, non è da sottovalutare.

Ecco come fare per informarti al meglio ed agire subito.

In base alla tua occupazione e alle tue esigenze abbiamo preparato del materiale informativo su misura per te.
Questo importante materiale informativo, che ti invieremo gratuitamente, contiene:

  • la nostra brochure informativa sulla gestione del rischio Legionellosi
  • gli stralci delle Linee Guida per la Prevenzione della Legionellosi
  • otutte le informazioni del nostr nuovo servizio PriviLegio™, l’innovativo sistema di bonifica delle reti idriche che renderà i tuoi canali idrici PRIVI di LEGIOnella;
  • Le certificazioni e le GARANZIE che il nostro servizio ti offrirà a fronte della corretta prevenzione.

Contattaci ora per ricevere il tuo materiale informativo gratuito.

Ovunque esista il rischio, bisogna individuarlo e prevenirlo.

E noi ti aiuteremo a farlo.

Acqua e Legionella: una brutta coppia!

Acqua e legionella: perché è una brutta coppia?
I genitori che portano i loro figli in vacanza o si accompagnano con genitori anziani, dovrebbero prestare molta attenzione nella scelta della struttura dove fermarsi, perché non in tutte il rischio Legionella nell’acqua viene affrontato con senso di responsabilità e competenza.

Per aver sottovalutato il rischio, o peggio ancora, averlo ignorato, è stato pagato un prezzo altissimo: negli ultimi cinque anni, 8137 individui hanno contratto la legionellosi e di queste 1200 hanno perso la vita (fonte: aggiornamenti sulla legionellosi dell’Istituto Superiore di Sanità)

Acqua e Legionella sono una brutta coppia. Anzi, non brutta, terribile!

È dell’8 febbraio 2019 la notizia riportata da L’Adige.it su altre morti per legionellosi.

A Fai della Paganella, tre ultrasessantenni ospiti in tre diversi hotel sono deceduti per essersi lavati con acqua contaminata da Legionella, microrganismo che per la frequenza con cui uccide, è definito batterio-killer.

I soggetti fragili come bambini, anziani, asmatici, cardiopatici e convalescenti sono più esposti di altri all’attività del temibile microrganismo acquatico. Ed è questa la ragione che obbliga la scelta di strutture che fanno prevenzione da legionellosi, nel rispetto dei protocolli contenuti nelle Linee Guida emesse dal Ministero della Salute e pubblicati il 7 Maggio 2015 finalizzate alla prevenzione della patologia.

La riflessione che sorge spontanea è questa: quanti si attengono al rispetto di norme di tale rilevanza?

Nessuno può dirlo, per cui il vacanziere deve purtroppo mettere in preventivo di correre rischi di questo tipo. Tuttavia farebbe bene ad insospettirsi se, tornando a casa dopo un periodo di vacanza, non si sentisse in forma, tossisse, strarnutisse, avesse mal di gola o emicrania.

Naturalmente si tratta quasi sempre di una banale influenza ma se i sintomi dovessero perdurare, potrebbe a volte trattarsi di un inizio di legionellosi assunta per aver utilizzato acqua contaminata in una struttura turistico-ricettiva.

È nel diritto di ogni famiglia viaggiare e sentirsi sicura

Le famiglie di turisti che vogliono avere informazioni più dettagliate sulla sicurezza nelle strutture turistico-ricettive della Puglia, possono rivolgersi a Servizi Speciali.

La Servizi Speciali Srl è a tua disposizione per fornirti in qualunque momento informazioni più dettagliate, necessarie per la conoscenza e la risoluzione del problema Legionellosi.

Contattaci subito per richiedere una consulenza gratuita attraverso il modulo di contatti del nostro sito.

La prevenzione migliora la qualità della vita e, talvolta, l’allunga!

Tre turisti morti per legionella, indagati 8 imprenditori turistici

In Trentino, per grave sottovalutazione del rischio legionellosi da parte di quasi tutte le strutture interessate facendo emergere una serie di anomalie.

 

Il Nas dei Carabinieri di Trento ha deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica 8 persone titolari di tre strutture ricettive ritenute responsabili di omicidio colposo per la mancata predisposizione del piano di valutazione del rischio legionellosi, obbligatorio dal 2015. 19 italiani, di cui 3 deceduti, la scorsa estate avevano soggiornato in 14 strutture ricettive diverse dell’Altopiano della Paganella e si sono ammalati di legionella.

Gli accertamenti – spiegano i Nas – hanno messo in luce una grave sottovalutazione del rischio legionellosi da parte di quasi tutte le strutture interessate facendo emergere una serie di anomalie, tra cui la mancanza di un’adeguata manutenzione degli impianti termo-sanitari e la non corretta gestione delle temperature nella rete di distribuzione interna e serbatoi di accumulo dell’acqua calda sanitaria, di molto inferiore a quanto raccomandato dalle relative Linee guida. I prelievi eseguiti nel corso dell’estate del 2018 hanno, di conseguenza, evidenziato la contaminazione della rete idrica dal batterio della Legionella in quasi tutte le strutture oggetto, in alcuni casi in misura particolarmente elevata. Non si è avuta evidenza di contaminazioni della rete idrica comunale.

In particolare, in una delle strutture dove ha soggiornato un turista deceduto, è stato constatato il malfunzionamento di una valvola dell’impianto dell’acqua calda, circostanza che ha favorito il proliferare del batterio. La stessa struttura è stata interessata da quattro casi di notifica di legionella di cui uno con il decesso della vittima; si è constatato che nella stessa stanza hanno soggiornato, in tempi diversi, due turisti contagiati. I turisti che si sono ammalati di legionella erano prevalentemente anziani. Le indagini, molto articolate, si sono svolte in collaborazione con il personale dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento.

 

Bambini di serie A e bambini di serie B

La qualità degli insegnanti e dei dirigenti delle scuole frequentate dai nostri figli è a dir poco eccellente.

Presidi e docenti non possono, però, far nulla per consentire ai piccoli di utilizzare acqua per lavarsi senza correre il rischio che sia contaminata da Legionella perché non dispongono di opportune risorse.

Nel mondo della scuola, fin troppo bene si conosce la gravità del rischio Legionella. La legionellosi, negli ultimi 5 anni, ha colpito oltre 6000 individui e ha fatto perdere la vita al 15% di questi; si sa anche che i soggetti più esposti a contrarre la malattia sono i più fragili.

Tuttavia, pur non avendo i mezzi per far fronte alla spesa della bonifica delle rete – richiesta tra l’altro dal Ministero della Salute, nelle Linee Guida nazionali per il controllo e la prevenzione della legionellosi – i dirigenti scolastici possono richiedere alle amministrazioni comunali, qualora non lo avessero già fatto, di mettere in sicurezza l’acqua nelle scuole, garantendo così alla popolazione scolastica il diritto di lavarsi senza correre rischi.

Ipotizziamo che i sindaci conoscano il problema Legionella e i devastanti rischi, derivanti dall’impiego di acqua contaminata per un bambino.

Alcuni sindaci riescono a reperire i fondi necessari, a mettere in sicurezza la rete idrica e a preservare l’incolumità di quei ragazzi che possono considerarsi fortunati e di serie A.

Sono tante, invece, quelle amministrazioni che dispongono di scarse risorse finanziare e non possono – e se ne dispiacciono – garantire acqua salubre ai piccoli che di conseguenza sono di serie B.

Gli insegnanti, i dirigenti scolastici, le famiglie, i ragazzi e il Sindaco possono tirare un sospiro di sollievo perché giunge in loro aiuto la Servizi Speciali srl che, spinta dall’attenzione da sempre nutrita verso i soggetti più fragili, consentirà con il suo determinante contributo a far si che tutti i piccoli frequentino le scuole di serie A.

La Servizi Speciali srl, la più referenziata azienda del territorio nel settore delle bonifiche indoor, da 10 anni in lotta contro la Legionella, offre ai sindaci che avessero interesse a mettere in sicurezza le scuole un abbattimento del 50% del costo medio nazionale per mettere in atto l’articolato piano ministeriale a pochi euro.

Come sempre più spesso accade la partecipazione alla spesa dei privati è fondamentale.

È un servizio che la Servizi Speciali srl offre a sotto costo ma che per l’azienda va bene lo stesso perché consente di informare del rischio – da tanti è ignorato –  e di salvare tante vite umane.

Perchè una doccia può rovinarti le vacanze?

Il calendario segna già i primi giorni d’estate…

Come potremmo dare ristoro al nostro corpo se non facendoci una doccia?

Non tutti sanno che la doccia potrebbe trasformarsi in un’insidia molto pericolosa, addirittura fatale. Così come è accaduto agli oltre 6.000 individui che hanno contratto la legionellosi e che sono deceduti negli ultimi 5 anni in Italia.

Il pericolo diventa ancora di più allarmante se sotto la doccia – a respirare acqua nebulizzata, carica di Legionella – ci sono soggetti suscettibili come bambini, anziani o persone che presentano patologie concomitanti.

La Legionella trova nell’impianto idrico il luogo ideale per la sua sopravvivenza e per la sua  proliferazione, nella doccia quello per attaccare le sue vittime.

Ovunque si utilizzi acqua per lavarsi ma soprattutto in strutture turistico – ricettive fenomeni quali la presenza di flussi d’acqua minimi o ad intermittenza, l’utilizzo stagionale della struttura, la cattiva manutenzione – in termini di pulizia e disinfezione – dell’impianto (specie se parliamo di soffioni e rubinetti), la vetustà e l’incredibile complessità dell’impianto idrico fanno sì che il rischio di assumere la legionellosi si innalzi in modo esponenziale.

 

Cosa fare quindi?

Per abbattere il rischio, non bastano piccoli accorgimenti.

Questi semplici palliativi che non servono a molto se non a “fare il solletico” a quell’inespugnabile batterio che è la Legionella.

Il nostro consiglio è e resterà sempre quello di fare prevenzione e seguire le prescrizioni delle Linee Guida per il controllo e la prevenzione della Legionellosi emanate in Italia il 7 maggio 2015.

 

La legge c’è. Perché non rispettarla?

Perché trattare con leggerezza un tema così delicato, intimamente legato alla salute delle persone e alla tutela della loro sicurezza?

PER UNA STELLA IN PIU’…

Ogni impianto idrico ha una storia a sé.

Ognuno si configura in modo diverso, ognuno è fatto con materiale diverso, ognuno ha un numero di anni di vita diverso.

Una sola caratteristica accomuna tutti gli impianti idrici: il biofilm, più o meno sviluppato al suo interno ma ad ogni modo sempre presente.

Ed insieme ad esso, sempre presente è il rischio legionellosi.

 

Che si tratti di un b&b, un albergo, una villa, un campeggio il rischio c’è. E bisogna fronteggiarlo.

Per mettere in piedi un’attenta prevenzione al rischio legionellosi e garantire una stella in più – quella della sicurezza, si deve procedere obbligatoriamente alla valutazione del rischio, seguita poi dalla gestione e dalla comunicazione dello stesso.

Tanti sono i fattori che accentuano il rischio: fare una valutazione del rischio non significa, però, solo elencare i fattori ma stabilire le possibili interazioni che si innescano tra loro. Non è quindi cosa semplice, fattibile solo da chi possiede esperienza, capacità e professionalità, un’azienda competente – come prescritto dalle Linee Guida nazionali.

Alla valutazione segue la gestione – la messa in atto delle misure preventive – e la comunicazione del rischio, operazione questa quasi mai svolta.

 

Ad esempio… quanti avvisano i propri ospiti e propri dipendenti che nella struttura turistico-ricettiva si esegue la regolare e periodica manutenzione dell’impianto idrico?

Che fare quindi? Valutare, gestire e comunicare il rischio secondo le Linee Guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi del 7 maggio 2015.

Acqua, una faccenda tutt’altro che trasparente

Da sempre artisti e poeti usano l’acqua come elemento evocativo nelle loro opere. L’acqua è, ad esempio, usata come metro di paragone per stabilire la purezza di una persona.

“Sei trasparente come l’acqua” è  tra i complimenti migliori che possiamo ricevere oggi giorno.

In effetti, trasparente, inodore ed incolore sono i canoni che persino i chimici attribuiscono all’acqua.

L’acqua è davvero fondamentale per la nostra sopravvivenza. Moltissimi momenti della nostra giornata sono scanditi dal suo utilizzo: lavarsi la faccia di primo mattino, lavarsi le mani prima di mettersi a tavola, cucinare, farsi la doccia prima di andare a letto.

L’acqua è così parte integrante della nostra quotidianità che difficilmente riusciremmo a pensare ad una giornata senza usarla.

La Legionella è un batterio ubiquitario, in grado di stare praticamente ovunque che merita l’appellativo di batterio idrico: dove c’è acqua c’è – probabilmente – anche lei.

Da dove arriva?

E’ un batterio la cui comparsa sulla Terra si perde nella notte dei tempi e molto probabilmente avrà accompagnato l’uomo nel percorso evolutivo, vivendo e proliferando nei laghi, nei fiumi, nei bacini e in tutti i serbatoi naturali dal quale – grazie ad una delle invenzioni più strabilianti della storia, gli acquedotti– l’uomo ha iniziato a trasportare acqua fino a dentro i propri ambienti.

Se la Legionella nel fiume o nel lago nelle sue bassissime concentrazioni non ci deve spaventare in alcun modo, dovremmo iniziare a preoccuparci se nel nostro impianto idrico – nei serbatoi e nelle condotte – il batterio trovasse propizie condizioni per replicarsi e fare così accrescere le proprie concentrazioni.

 

Ha il giusto nutrimento? Ha adeguato ossigeno? Vive ad una giusta temperatura?

Se si risponde in modo affermativo alle domande qui riportate, potremmo dire che siamo più che certi che il batterio possa proliferare in modo esponenziale fino a raggiunge il valore di 10.000 ufc/l, valore indicato dalle Linee Guida del 7.5.2015 per sancire una “contaminazione massiva” dell’impianto idrico.

Cosa fare allora per fare un’adeguata prevenzione?

La prima cosa da fare è controllare se c’è contaminazione delle acque: solo così si può stabilire la giusta strategia da mettere in atto.

Eseguire le analisi microbiologiche per la determinazione e la quantificazione del batterio Legionella è il primo passo da intraprendere per proteggersi e difendersi da questo pericolo che silente arriva nelle nostre case, nei nostri uffici, nelle nostre scuole e che – stando a quanto riportano le recenti statistiche – miete un numero sempre maggiore di vittime.

 

 

Legionella, il pericolo è a portata di naso

La Legionella negli ultimi anni è diventata una vera e propria star mediatica e di lotta alla Legionella se ne parla continuamente. Si parla del pericolo Legionella principalmente nelle reti idriche: questo batterio, insieme ad altri, può proliferare sotto una “coperta” detta biofilm. La “coperta” è però fragile e che da un momento all’altro potrebbe ledersi e permettere così la fuoriuscita del batterio e la sua dispersione nell’acqua.

Quello che non tutti sanno è che la Legionella pneumophila – meglio chiamarla con nome e cognome – può ritrovarsi anche negli impianti aeraulici.

Questo avviene quando i sistemi aeraulici, predisposti per il condizionamento dell’aria, non sono sottoposti corretta manutenzione sanitaria.

Da letteratura si sa che la Legionella predilige ambienti caldi ed umidi. Temperatura ed umidità fanno sì che gli impianti aeraulici siano ambienti favorevoli alla crescita e alla proliferazione del batterio. Ecco spiegata la contaminazione microbiologica degli impianti.

I primissimi studi sulla Legionella pneumophila nei panni di inquinante di natura biologica negli spazi confinati furono proprio eseguiti sugli impianti di climatizzazione.

La lente di ingrandimento fu puntata verso i sistemi di deumidificazione , le torri di evaporazione e i sistemi di raffreddamento.

Di certo, oggi si sa che ci sono zone dell’impianto di condizionamento – dove si registra l’accumulo e il ristagno di acqua – maggiormente soggette a contaminazione da Legionella pneumophila.

In questi punti critici va incentrata l’attività di sorveglianza e va eseguita una manutenzione periodica.

La contaminazione non è limitata a questi punti: se viene evidenziata la presenza di Legionella pneumophila, è facile ipotizzare che il batterio possa spostarsi e proliferare indisturbato altrove, a patto che trovi le giuste ed adeguate condizioni per sopravvivere.

La Legionella non è però il solo problema delle condotte aerauliche.

Chissà quali inquinanti microbiologici popolano questa condotta?