La situazione dell’aria non è buona

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Ci chiediamo, quale sarebbe la reazione di chi sapesse che l’aria che respira nei luoghi di lavoro, emessa da canali aeraulici in questo stato, è la causa del peggioramento della sua salute?

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Si pensa a tutto, ma mai di trascorrere parte delle proprie giornate in un luogo dove la scadente qualità dell’aria respirata, determina la “Sindrome dell’Edificio Malato”, che, a sua volta, ammala.

Ci chiediamo anche, come si comporterebbe il responsabile di una struttura, ove sono in attività impianti aeraulici, e sospettasse che potrebbero versare in condizioni di degrado igienico-sanitario?

Senza dubbio correrebbe ai ripari, ma purtroppo spesso il rischio, pur grave viene sottovalutato o addirittura ignorato. A pagarne il conto salato, è la qualità di vita di quanti, senza saperlo, respirano aria chimicamente e microbiologicamente contaminata, emessa da impianti aeraulici che versassero in condizioni critiche.

Tuttavia, sono diversi gli impianti aeraulici il cui stato igienico-sanitario è buono e, di conseguenza, è di ottima qualità l’aria respirata. Sono decisamente fortunati i lavoratori che operano in ambienti non affetti dalla sindrome dell’edificio malato, rispetto ai tanti che con la patologia devono conviverci.

Comunque è crescente l’incremento della sensibilità al problema.

Noi della Servizi Speciali ne siamo testimoni. Soltanto negli ultimi 6 mesi abbiamo bonificato oltre 30.000 metri di condotte aerauliche riportandole in questo stato.

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E allora, io quasi quasi prendo il treno e vengo, vengo da te

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Per un Capodanno in famiglia

Il Natale è già passato, ma per fortuna le feste non sono ancora finite ed il Capodanno è ormai alle porte.

Per tutti coloro che tra lavoro e altri impegni non sono riusciti ancora a raggiungere i propri cari, è finalmente giunto il momento del ritorno a casa.

È proprio questo, difatti, il periodo dell’anno in cui, tra l’esodo dei parenti e le partenze per le meritate vacanze, treni, aerei e bus sono letteralmente presi d’assalto.

Tutto molto bello, ma attenti a non ammalarci proprio durante i lunghi viaggi.

I mezzi di trasporto infatti, sono affollati e ogni passeggero, specie durante la semplice respirazione, rilascia i cosiddetti bioeffluenti, ovvero sostanze chimiche tra cui l’anidride carbonica.

In luoghi altamente confinati, come i mezzi pubblici, la concentrazione dei bioeffluenti tende ad essere molto elevata, alterando la qualità dell’aria e determinando quella brutta sensazione di “aria viziata”.

Ma non è tutto, l’uomo produce anche le “goccioline di Flügge”, si tratta di particelle emesse mediante starnuti, tosse o semplice fonazione, che possono contenere microrganismi come agenti infettivi e sono in grado (è proprio il caso di dirlo) di “viaggiare” da un individuo all’altro, contaminandolo.

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Dunque, capiamo bene come diventi indispensabile che mezzi pubblici, occupati da tanti soggetti, più o meno sani, siano igienizzati a dovere.

Purtroppo, ad oggi per igiene, si intende la mera pulizia delle superfici, come possono essere poltrone o maniglie, ma questa non basta.

Bisogna sanificare l’aria. Sembrerebbe impossibile, ma invece è molto semplice, basta solo affidarsi ad esperti del settore, che tramite idonei strumenti erogano nell’aria particelle di disinfettante in grado di rimuovere gli inquinanti aerodispersi e garantire la sicurezza del passeggero.

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La Sindrome dell’Edificio Malato

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Lavorare, andare a scuola, alloggiare in hotel, risiedere in una struttura socio sanitaria, spesso potrebbe comportare dei rischi per la nostra salute di cui non si è a conoscenza. Tali rischi sono riscontrabili nei cosiddetti luoghi affetti dalla Sindrome dell’Edificio Malato, così definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Cause di tale sindrome possono essere molteplici e provocate da diversi fattori. Tra queste figurano una ventilazione insufficiente, climatizzatori poco igienici, emissione di sostanze odorose e irritanti da parte di materiali ed apparecchi utilizzati e da danni dovuti all’umidità.

Le persone colpite lamentano irritazioni agli occhi, al naso, alle vie respiratorie ed occasionalmente alla pelle nonché sintomi generali come mal di testa, stanchezza, malessere, vertigini e difficoltà di concentrazione. Una volta lasciato l’edificio, tali disturbi tendono a diminuire.

Si tratta quasi sempre di malanni passeggeri ma che tendono ad aggravarsi e a cronicizzarsi soprattutto in quei soggetti con un sistema immunitario già compromesso e che vedranno progressivamente peggiorare il loro stato di salute.

Tuttavia si registra un crescente aumento di strutture che sono sensibili al problema e che lo affrontano in maniera puntuale, garantendo una sanificazione continua dell’ambiente indoor.

E vi spiegheremo come…

CONTINUA…

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Caro Babbo Natale, sotto l’albero vorrei…una pianta mangia-veleni

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Il dono di Natale che fa bene alla salute

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Puntuale come ogni anno è arrivato il Natale, con le sue magiche atmosfere, i meravigliosi cenoni in famiglia, la santa nascita di Gesù bambino e …la fatidica domanda “cosa regalo ai miei cari?”.

Parte così la folle corsa all’acquisto, figlia di giorni di tormento, che regolarmente si conclude con profumi, sciarpe, bottiglie di liquori e (per i più fortunati) qualche gioiello.

Ogni anno sempre la stessa storia.

Ma poiché a Natale, si sa, siamo tutti più buoni…la Servizi Speciali S.r.l., per la missione che svolge, arriva in vostro soccorso con qualche consiglio prezioso.

Non tutti sanno che in natura vi sono piante speciali, denominate “mangia-veleni”.

Tutto ha inizio nel 1980 presso il centro spaziale John C. Stennis della NASA, dove gli scienziati fecero una scoperta sensazionale: alcune piante da appartamento sono in grado di depurare e rinnovare l’aria.

A questa straordinaria scoperta sono seguiti numerosi studi, come quello condotto da un gruppo di ricercatori guidato da Vadoud Niri, esperto della State University of New York di Oswego (USA), nel 2016.

Si tratta di piantine e arbusti in grado di assorbire gli inquinanti presenti nell’aria e migliorare la nostra salute, consigliati anche dal nostro Ministero dello Salute.

L’immagine mostra le principali piante mangia-veleni con i rispettivi inquinanti assorbiti, reperibili presso qualsiasi fioraio o vivaio

Ogni piantina ha un suo peculiare aspetto, che consente di adornare l’ambiente e respirare un’aria natalizia più pura.

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Allarme legionella a Rimini e Milano, temuto il contagio

Si continua a parlare di legionella che spaventa e allarma.

Gli ultimi due casi di Rimini e di Milano ci confermano ancora di più di quanto poco si sappia sulle modalità di prevenzione.

Recente è il caso del turista contagiato da legionella a Rimini, che ha procurato all’albergatore della struttura turistico-ricettiva una condanna per epidemia colposa.

Il turista, uomo lombardo e cliente abituale della Riviera di Rimini, si è ammalato dopo aver trascorso qualche giorno di vacanza a Rimini per poi ritornare nella sua residenza in Lombardia.

Tornato a casa non aveva manifestato nessun problema fisico ma dopo qualche giorno è caduto in uno stato di malessere che è andato via via aumentando fino al ricovero in ospedale.

Dalle analisi effettuate è emerso che il paziente aveva contratto la legionella.

Eseguiti i dovuti accertamenti dall’Asl lombarda, le autorità sanitarie sono andate alla ricerca di dove l’uomo potesse aver contratto l’infezione. A quel punto l’uomo ha indicato l’hotel di Rimini dove aveva soggiornato.

Il personale dell’Asl Romagna e dei Nas hanno eseguito i dovuti controlli, il cui esito ha confermato il sospetto del turista. L’unica stanza infetta dal batterio-killer era proprio quella dove aveva soggiornato.

L’uomo dopo un ricovero durato due settimane è completamente guarito. Subito le bonifiche alle reti idriche dell’hotel ma rimane la denuncia per epidemia colposa.

Ovunque ci siano acqua tiepida ed impianti in disuso, con ricambio idrico incostante, c’è il rischio di trovare un ambiente ideale dove la legionella può moltiplicarsi. I luoghi con acqua nebulizzata (docce, rubinetti, climatizzatori centralizzati) sono in teoria i più pericolosi e richiedono una costante manutenzione.

L’albergatore aveva proceduto ad igienizzare l’impianto d’acqua con frequenza annuale ma questo non basta.

Sempre in zona lombarda, a Milano, nei giorni scorsi è stata accertata la presenza del batterio all’interno delle tubature dell’acqua calda di un palazzo in zona Loreto. Con i controlli successivi, è stato scoperto che si annidava anche nei tubi di altri palazzi. Parliamo di condomini in cui abitano oltre duecento famiglie, tra cui numerosi anziani e in cui hanno sede diversi uffici e studi di professionisti.

La sanificazione è scattata il 6 maggio e tutti gli inquilini sono stati invitati a sostituire o pulire i rompigetto e i soffioni delle docce. Inoltre sono stati diffusi i consigli dell’Ats su come evitare il contagio.

Basta una doccia con acqua infetta per contrarre la legionellosi.

La legionellosi si contrae inalando goccioline d’acqua infetta. Basta anche una semplice doccia. .

Filtri vecchi e sporchi degli impianti di aria condizionata possono essere fonte della diffusione dei batteri responsabili dell’infezione. Tra i soggetti maggiormente a rischio gli anziani, i bambini, i neonati, gli asmatici e i cardiopatici.

Ricordiamo sempre che non esistono modi alternativi per il contenimento del rischio legionella.

Nessuno shock termico (l’alternanza dello scorrimento dell’acqua prima calda e poi fredda) o altri banali metodi palliativi sono efficaci contro la legionella.

Se pensate di fare già tutto senza attenervi alle “Linee Guida per il controllo e la prevenzione della legionellosi”, sbagliate. Le analisi dell’acqua effettuate quel singolo giorno non descrivono la situazione legionella per i restanti 364 giorni.

L’unico metodo efficace è l’osservanza delle Linee Guida del Ministero della Salute, osservanza da noi eseguita scrupolosamente.

Non aspettate il prossimo caso di infezione da legionella, agite subito!

La prevenzione è la miglior cura!

Contattaci allo 080 505 29 03 per richiedere una consulenza gratuita e senza impegno con i nostri specialisti.

Fonti
– http://loreto.milanotoday.it/legionella.html
– https://bologna.repubblica.it/cronaca/2019/05/12/news/rimini_turista_prende_la_legionella_facendo_la_doccia_albergatore_indagato-226062152/

PriviLegio, il sistema numero uno di Servizi Speciali contro la legionella

Quali sono i rischi dovuti alla presenza di Legionella negli ambienti di lavoro? Quali le possibili misure di prevenzione?

Se ne è parlato durante il seminario sulla Legionella Pneumophila presso la sede di Confartigianato a La Spezia. I coinvolti al seminario sono, pertanto, i Responsabili SPP delle strutture pubbliche.

“La legionella – ha spiegato nell’introduzione Enrico Taponecco, Responsabile Ambiente e Sicurezza Confartigianato – è un genere di batteri aerobi; il tipo più pericoloso, a cui sono stati collegati circa il 90% dei casi di legionellosi, è la legionella pneumophila. Presente negli ambienti acquatici naturali ed artificiali, si può trovare anche nelle condotte cittadine e negli impianti idrici degli edifici, come i serbatoi, le tubature, le fontane. Questi batteri prediligono gli ambienti acquatici caldi (tra i 25°C ed i 42 °C), ma riesce a sopravvivere anche a temperature fredde (fino a 6°C). La legionellosi si acquisisce per via respiratoria, il contagio avviene tramite inalazione dei aerosol contaminato ossia con presenza di legionella. Le Legionellosi è un’infezione che può sfociare in diverse forme cliniche a carico dell’apparato respiratorio (es. Febbre di Pontiac, Malattia dei Legionari, etc.)”.

“Il Rischio legionellosi – ha aggiunto il medico del lavoro CMD, Andrea Sagramoni nella sua relazione – dipende da diversi fattori, la temperatura dell’acqua compresa tra 20 e 50°C, la presenza di tubazioni con flusso d’acqua minimo, l’utilizzo stagionale o discontinuo della struttura, la vetustà, complessità e dimensioni dell’impianto, l’ampliamento o modifica d’impianto esistente, le caratteristiche dell’acqua di approvvigionamento”.

Tra le strutture più colpite, stando ai fatti di cronaca, sono segnalate le strutture turistico ricettive e quelle socio sanitarie.

L’utilizzo di acqua per uso igienico fuori dalle mura domestiche può costituire un danno grave per la salute, talvolta irreparabile. I più coinvolti sono gli over 60, gli asmatici, i cardiopatici, i bambini e i convalescenti.

Perché il rischio si fa sempre più serio?

Perché si ignora che tutte le reti idriche sono stratificate da biofilm, un’ enorme massa di batteri patogeni, molti dei quali Legionelle, che si legano gli uni agli altri.

Ignorare il rischio lascia impreparati a fronteggiare l’emergenza che si verifica quando pezzi di biofilm, ovvero migliaia di legionelle, cadono nell’acqua e la contaminano profondamente.

Inalare microgocce di acqua contenenti legionella può portare ad ammalarsi di legionellosi, quella grave infezione polmonare che uccide il 15% di quanti l’assumono.

La domanda che sorge spontanea è questa.

Si può garantire all’ospite la certezza assoluta che possa utilizzare acqua incontaminata?

La risposta è SI, ma a condizione di essere sempre pronti a fronteggiare l’emergenza.

Fronteggiarla al meglio significa disintegrare completamente le legionelle non appena pezzi di biofilm si staccano, cadendo nell’acqua.

L’unico sistema che lo permette è il sistema PriviLegio di Servizi Speciali che sanifica l’acqua notte e giorno.

Alternative non ce ne sono, visto che il biofilm è indistruttibile, per cui la convivenza con i microrganismi è inevitabile.

PriviLegio, il sistema di sanificazione in continuo della Servizi Speciali, è quanto di meglio offra oggi la chimica e la tecnologia.

Permettici di spiegarti come funziona il sistema PriviLegio.

Il sistema PriviLegio di Servizi Speciali comprende l’uso della macchina in continuo di biossido di cloro.

Il biossido di cloro, un gas distillato automaticamente nell’acqua, funge da vera e propria “sentinella” e disintegra le legionelle libere. Inoltre, con il trascorrere del tempo, il biossido di cloro riduce il biofilm ovvero la massa batterica adesa alle tubature.

I 7 Vantaggi se sceglierai PriviLegio per garantire la massima sicurezza per i tuoi ospiti:

  • la già ottima reputazione della tua struttura crescerà ulteriormente;
  • i tuoi ospiti, sentendosi tutelati, parleranno bene di te;
  • prevenzione continua e duratura da legionella;
  • tutela garantita al 100% in caso di controlli ispettivi da parte delle autorità competenti;
  • la progressiva riduzione del biofilm nella tua rete idrica;
  • non dovrai più effettuare l’iperclorazione shock ogni anno
  • ogni tubatura della tua rete idrica sarà sempre pulita e protetta.

“Come posso installare PriviLegio nella mia struttura? Voglio richiedere più informazioni”

Se hai sentito parlare di legionella e sei un tecnico, avrai sicuramente sentito parlare dell’iperclorazione shock, trattamento d’urto da noi effettuato in casi di iniziale gestione del rischio.

L’iperclorazione shock è un potente metodo d’urto per disinfettare le reti idriche.

Si effettua in casi di assoluta emergenza, ossia quando le reti idriche sono ricolme di biofilm o quando le analisi hanno riscontrato presenza di Legionella Pneumophila.

L’iperclorazione shock prevede l’immissione nel sistema di dosi elevate di cloro per avere almeno 20 o 50 mg/L di cloro residuo all’erogazione, il mantenimento di queste concentrazioni per almeno 2 ore ed 1 ora rispettivamente, il drenaggio dell’acqua ed il passaggio di nuova acqua fino ad avere una concentrazione di cloro di circa 0,5 – 1 mg/L.

L’iperclorazione shock va benissimo come intervento impattante per sanificare immediatamente la rete idrica e avviare un protocollo di controllo della stessa. Non si può, tuttavia, effettuarlo sempre ed in ogni occasione. Perchè?

Le controindicazioni della clorazione sono la corrosione delle tubature, la formazione di sottoprodotti organici tossici (trialometani), l’alterazione del sapore e dell’odore dell’acqua e la ricolonizzazione del sistema idrico nel lungo periodo (la clorazione riduce ma non eradica la legionella in quanto non agisce efficacemente contro amebe e biofilm).

Con il sistema PriviLegio abbiamo anche risolto il problema del danneggiamento delle tubature causate dal cloro o da trattamenti di iperclorazione shock.

A differenza del cloro vero e proprio, il biossido di cloro non determina formazione di clorofenoli maleodoranti.
Il biofilm viene ridotto progressivamente e nel corso del tempo, lasciando inalterate le tubature.
L’acqua è subito potabile, disinfettata e sanificata.

Il rischio legionella c’è ed è inevitabile.

Laddove il rischio legionella veniva gestito in maniera impropria, 8137 individui hanno contratto la legionellosi e di questi 1200 sono morti (“Rapporto annuale sulla legionellosi in Italia nel 2017”, Notiziario dell’ISS, Numero 9, Settembre 2018).

Sono dati allarmanti che devono far riflettere chi ha la responsabilità di garantire strutture dove bagnarsi non deve far paura.

Il responsabile dell’azienda incaricata alla gestione del rischio Legionella deve provvedere puntualmente a svolgere gli adempimenti che le “Linee Guida per la prevenzione della legionellosi” richiedono, poi controfirmati dall’ingegnere/chimico/biologo, che se ne assume la responsabilità della loro corretta esecuzione.

Se non si rispettano le Linee Guida, si viola la legge e si incorre nel Reato di Colpa Specifica che punisce severamente il responsabile della struttura a prescindere che si sia verificato o meno il caso.

Pochi sanno che, in caso di mancata ottemperanza, il nome della struttura inadempiente verrà pubblicato a livello
internazionale sul sito internet ELDSNet, l’European Legionnaires’ Disease Surveillance Network (https://ecdc.europa.eu/en/legionnaires-disease/threats-and-outbreaks/accommodation-site), con probabili ripercussione economiche e di flusso turistico.

Installare PriviLegio è facilissimo e ti spiegheremo come fare in 4 semplici passi:

  1. richiedi il nostro materiale informativo sul sistema PriviLegio che ti verrà inviato direttamente nella tua struttura;
  2. scrivici per richiedere una consulenza gratuita su appuntamento con il nostro Ingegnere e la nostra Biologa;
  3. attendi il giorno in cui i nostri Operatori Specializzati installeranno in poche ore la macchina PriviLegio;
  4. ricevi e conserva il Registro di Manutenzione di PriviLegio, da mostrare alle autorità competenti in caso di controlli ispettivi.

La legionella è un problema serio. PriviLegio è la soluzione numero 1 per te.

Questa è una nostra promessa.

“Ok, iniziamo! Desidero ricevere il materiale informativo sul sistema PriviLegio”

 


Fonte meeting Confartigianato: https://www.gazzettadellaspezia.it/cronaca/item/97277-rischio-legionella-partecipato-seminario-in-confartigianato

Nuovi casi di legionella in Italia, grave un uomo di Roncadelle

Ormai è sempre più sentita la paura della legionella in Italia con l’ultimo caso nel bresciano.

Un uomo di Roncadelle è stato ricoverato prima agli Spedali Civili di Brescia e poi trasferito d’urgenza all’ospedale Niguarda di Milano.

La prognosi dell’uomo è attualmente riservata.

Il paziente, al momento del ricovero, presentava febbre altissima da Legionella Pneumophila.

Saranno effettuati esami e verifiche da enti specializzati per capire dove l’uomo, un anziano artigiano, ha contratto l’infezione polmonare.

A marzo, sempre nel bresciano, una donna è morta a causa della legionellosi.

Ricordiamo anche il caso di morte per legionella di un anziano a Gabicce Mare (Pesaro e Urbino).

Era il giugno 2014. Un turista di 75 anni, originario di Udine, aveva appena passato le vacanze in un albergo a Gabicce. Morì due mesi dopo per infezione polmonare da legionella, trovata nel suo corpo in fase di autopsia. Le indagini sulle reti idriche dell’hotel hanno rilevato una forte presenza di legionella, staccatasi dal biofilm e responsabile della contaminazione dell’acqua.

I due soci proprietari della struttura ricettiva sono finiti nel registro della procura di Pesaro per mancati controlli della rete idrica ed omicidio colposo.

Ad oggi si parla sempre di più di legionella e dei gravissimi rischi che corrono bambini, anziani, asmatici e cardiopatici. Le procedure di prevenzione del rischio non sono sempre davvero conosciute.

L’ignoranza delle “Linee Guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi” emesse dal Ministero della Salute, porta ad interventi approssimativi e per nulla risolutivi.

Non ci stancheremo mai di dirlo: il rischio legionellosi va gestito al meglio per garantire la sicurezza dei propri ospiti (anziani in case di riposo, pazienti ricoverati negli ospedali,  turisti in vacanza, bambini in scuole e asili etc.).

Per farlo, occorre rivolgersi alla Servizi Speciali Srl.

Da oltre dieci anni la nostra azienda certificata KIWA-CERMET gestisce il rischio legionella con efficaci interventi di bonifica delle reti idriche ed aerauliche, avvalendosi di uno staff altamente qualificato.

Ricordiamo sempre che non esistono modi alternativi per il contenimento del rischio legionella.

Nessuno shock termico (l’alternanza dello scorrimento dell’acqua prima calda e poi fredda) è efficace contro la legionella.

Le analisi dell’acqua effettuate quel singolo giorno non descrivono la situazione legionella per i restanti 364 giorni.

L’unico metodo efficace è l’osservanza delle Linee Guida del Ministero della Salute, osservanza da noi eseguita scrupolosamente.

Non aspettate il prossimo caso di infezione da legionella, agite subito!

Operiamo in tutta Italia con metodi rivoluzionari e all’avanguardia.

Contattateci qui oppure chiamateci allo 080 505 29 03 per richiedere una consulenza gratuita e senza impegno con i nostri specialisti.

La prevenzione è la miglior arma contro il pericoloso batterio-killer.

 


Fonte: https://www.ilgiorno.it/brescia/cronaca/roncadelle-legionella-1.4558254

Lodi, legionella nella palestra di un centro sportivo

La notizia del 20 aprile 2019 ha colpito, questa volta, la città di Lodi. La palestra della Faustina è stata chiusa per il rischio di Legionella, il pericoloso batterio killer che colpisce principalmente il sistema respiratorio e causa la legionellosi o malattia del Legionario, una grave forma di polmonite da Legionella Pneumophila.

Il provvedimento è stato preso dal Comune venerdì 19 aprile, dopo che giovedì 18 aprile l’Ats ha inviato l’esito delle analisi a campione effettuate il 28 marzo: il giorno stesso i servizi tecnici hanno avvisato le sette associazioni sportive che usufruiscono degli impianti in merito all’interdizione all’uso dei servizi igienico sanitari e affidato un incarico per la disinfezione, con la sostituzione di parti impiantistiche dei bagni, chiudendo l’intero complesso.

È fondamentale, per le strutture turistico ricettive, seguire le Linee Guida per la prevenzione della Legionellosi emesse dal Ministero della Salute il 7 maggio 2015. Seguire le Linee Guida offre una corretta protezione dal rischio legionellosi che le singole analisi dell’acqua non offrono.

Le analisi “una tantum” analizzano, infatti, la situazione di purezza dell’acqua in quel preciso giorno, ignorando gli altri 364 giorni dell’anno.

Acqua e Legionella: una brutta coppia!

Acqua e legionella: perché è una brutta coppia?
I genitori che portano i loro figli in vacanza o si accompagnano con genitori anziani, dovrebbero prestare molta attenzione nella scelta della struttura dove fermarsi, perché non in tutte il rischio Legionella nell’acqua viene affrontato con senso di responsabilità e competenza.

Per aver sottovalutato il rischio, o peggio ancora, averlo ignorato, è stato pagato un prezzo altissimo: negli ultimi cinque anni, 8137 individui hanno contratto la legionellosi e di queste 1200 hanno perso la vita (fonte: aggiornamenti sulla legionellosi dell’Istituto Superiore di Sanità)

Acqua e Legionella sono una brutta coppia. Anzi, non brutta, terribile!

È dell’8 febbraio 2019 la notizia riportata da L’Adige.it su altre morti per legionellosi.

A Fai della Paganella, tre ultrasessantenni ospiti in tre diversi hotel sono deceduti per essersi lavati con acqua contaminata da Legionella, microrganismo che per la frequenza con cui uccide, è definito batterio-killer.

I soggetti fragili come bambini, anziani, asmatici, cardiopatici e convalescenti sono più esposti di altri all’attività del temibile microrganismo acquatico. Ed è questa la ragione che obbliga la scelta di strutture che fanno prevenzione da legionellosi, nel rispetto dei protocolli contenuti nelle Linee Guida emesse dal Ministero della Salute e pubblicati il 7 Maggio 2015 finalizzate alla prevenzione della patologia.

La riflessione che sorge spontanea è questa: quanti si attengono al rispetto di norme di tale rilevanza?

Nessuno può dirlo, per cui il vacanziere deve purtroppo mettere in preventivo di correre rischi di questo tipo. Tuttavia farebbe bene ad insospettirsi se, tornando a casa dopo un periodo di vacanza, non si sentisse in forma, tossisse, strarnutisse, avesse mal di gola o emicrania.

Naturalmente si tratta quasi sempre di una banale influenza ma se i sintomi dovessero perdurare, potrebbe a volte trattarsi di un inizio di legionellosi assunta per aver utilizzato acqua contaminata in una struttura turistico-ricettiva.

È nel diritto di ogni famiglia viaggiare e sentirsi sicura

Le famiglie di turisti che vogliono avere informazioni più dettagliate sulla sicurezza nelle strutture turistico-ricettive della Puglia, possono rivolgersi a Servizi Speciali.

La Servizi Speciali Srl è a tua disposizione per fornirti in qualunque momento informazioni più dettagliate, necessarie per la conoscenza e la risoluzione del problema Legionellosi.

Contattaci subito per richiedere una consulenza gratuita attraverso il modulo di contatti del nostro sito.

La prevenzione migliora la qualità della vita e, talvolta, l’allunga!

Legionellosi, dove si contrae? Il problema della legionella nelle case vacanze

I proprietari di ville riaperte dopo mesi hanno un problema piuttosto serio: possono utilizzare l’acqua per l’igiene della persona e rischiare talvolta di lavarsi con acque contaminate da Legionella, ormai noto alla cronaca come batterio killer, con il rischio di contrarre la pericolosa legionellosi o malattia del legionario.

Esempio di biofilm dove si annida la Legionella Pneumophila
Il biofilm che stratifica le condotte della rete idrica di una villa

 

Le reti idriche di queste strutture, soprattutto se datate e in metallo, sono invase dal biofilm, una matrice gelatinosa al di sotto della quale vivono e si moltiplicano microrganismi di varia natura, tra cui il patogeno legionella.

Il batterio legionella è responsabile della legionellosi, grave patologia polmonare in forte aumento negli ultimi anni.

Stando ai report statistici dell’Istituto Superiore di Sanità, infatti, negli ultimi 5 anni oltre 6000 individui hanno contratto la legionellosi e circa il 15% degli infetti ha perso la vita.

E’ così allarmante il progressivo aumento con cui la legionellosi colpisce, tanto che sono stati redatti diversi documenti legislativi.

Il più recente è rappresentato dalle Linee Guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi, emanate in Italia il 7 maggio 2015. Queste Linee Guida fanno obbligo ai gestori di strutture turistico-ricettive di attuare piani di prevenzioni annuali.

Il decreto Legislativo n. 79 del 23 maggio 2011 noto anche come “Codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato del turismo”, accorpa nella definizione di “struttura turistico-ricettiva” anche le case vacanze e le ville che vengono affittate per più di 7 giorni ma non più di 6 mesi consecutivi.

Pertanto, anche i locatori di queste strutture devono provvedere all’attuazione di quanto richiesto dalla direttiva nazionale.

Le Linee Guida, tuttavia, lasciano naturalmente piena libertà decisionale ai tanti che non fittano la loro proprietà in merito all’adozione di misure preventive.

Il rischio di legionellosi sotto la doccia aumenta di anno in anno nelle case vacanze

Il rispetto della normativa permette di garantire all’interno della struttura turistico-ricettiva l’incolumità dell’ospite, il quale inconsciamente potrebbe impiegare acqua contaminata da Legionella, agente eziologico della legionellosi.

A prescindere dalla presenza delle Linee Guida nazionali e degli obblighi prescritti, riteniamo che il contrasto alla legionellosi sia un’ azione da attuare prontamente.

Ad utilizzare per uso igienico acqua calda contaminata potrebbero essere bambini, ultrasessantenni, asmatici, cardiopatici e quanti, per svariati motivi, presentano un sistema immunitario compromesso.

La Servizi Speciali srl, forte della sua esperienza decennale nell’ambito dellla prevenzione alla legionellosi, garantisce una marcata riduzione dei rischi per la salute.

Non sta alla Servizi Speciali suggerire se va fatta o no una riflessione su un rischio che negli ultimi 5 anni ha determinato 8131 casi di legionellosi di cui 1200 mortali.

Il nostro compito è informare i tanti proprietari che nelle ville della Puglia ci si può lavare anche senza rischiare talvolta il peggio.

Considera la Servizi Speciali Srl a tua disposizione per fornirti in qualunque momento informazioni più dettagliate, necessarie per la conoscenza e la risoluzione del problema.

Contattaci subito per richiedere una consulenza gratuita attraverso il modulo di prenotazione del nostro sito.

La prevenzione migliora la qualità della vita e, talvolta, l’allunga!