Giornata della Terra, il nostro lavoro quotidiano è indirizzato a favore dell’ambiente

Oggi 22 Aprile ricorre “l’Earth day”, la più grande manifestazione ambientale del Pianeta istituita dall’Onu ed in cui, sin dal 1970, i cittadini di 192 Paesi del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la tutela.

Oggi più che mai, con l’emergenza mondiale in atto, la Giornata mondiale della Terra ha rimesso al centro del dibattito alcuni temi quali il risparmio energetico. La stretta attualità lo dimostra, con la strategia del Governo di imporre una media ponderata delle temperature degli impianti di condizionamento per tagliare i consumi di elettricità e gas e risparmiare 4 miliardi di metri cubi nell’arco del 2022. Una sfida non da poco, che rischia di trasformarsi in un’autentica impresa con l’approssimarsi dell’estate.

UN IMPIANTO AERAULICO PULITO, AMICO DELL’AMBIENTE

Intervenire sul termostato, però, non è l’unica soluzione. Non tutti sanno che un impianto di condizionamento in cattivo stato, consuma oltre il 50% in più di energia elettrica rispetto ai parametri di fabbrica a causa della polvere e i detriti di varia natura che si accumulano all’interno delle installazioni. Provvedere dunque alla sua pulizia e sanificazione, evita un inutile spreco energetico, contrasta l’emissione di gas serra in atmosfera, limita l’impatto sull’ambiente e abbassa i costi in bolletta.

La sicurezza garantita da una corretta manutenzione è massima anche dal punto di vista sanitario: l’aria correttamente filtrata rende impossibile la circolazione di virus (come il Covid-19 ), lieviti, muffe e batteri. Un impianto in perfetto stato abbatte il rischio biologico: è come se fosse una finestra sempre aperta dalla quale entra aria pulita, che si ricicla ininterrottamente.

Noi della Servizi Speciali srl, negli ultimi 10 anni, abbiamo pulito e sanificato oltre 2 milioni di metri di canali aeraulici.

IL NOSTRO E’ IL PREZZO MIGLIORE SUL MERCATO

Grazie alle nostre esclusive tecnologie di ultima generazione, possiamo proporre il prezzo più competitivo sul mercato. Siamo anche gli unici a poter offrire la possibilità di rateizzare la spesa, tra l’altro irrilevante, in 12 rate con zero anticipo.

«La Servizi Speciali srl – afferma l’Amministratore Unico dell’azienda, la dott.ssa Loredana Carofiglio – ribadisce ogni giorno il proprio impegno sui temi della sostenibilità ambientale. I nostri servizi garantiscono la salvaguardia dell’ecosistema oltre che maggiore produttività e benefici economici.»

La legionella è una doccia potenzialmente rischiosa

Nessuno mai penserebbe di correre un rischio per la propria vita facendo una doccia o lavandosi le mani. Eppure, anche questi gesti quotidiani sono potenzialmente pericolosi, in alcune condizioni. In agguato, nella rete idrica, c’è infatti un batterio che si chiama Legionella. Un letale microrganismo che, disperdendosi dall’acqua che scorre, entra direttamente nel sistema polmonare. Il rischio si amplifica soprattutto quando la rete idrica non è periodicamente analizzata e sanificata ed aumenta esponenzialmente quando i rubinetti sono chiusi per mesi. 

RUBINETTI CHIUSI TROPPO A LUNGO

È quel che è accaduto, ad esempio, durante la pandemia da Covid-19 quando le reti idriche delle strutture scolastiche ed alberghiere sono state ferme per mesi: qui la legionella ha avuto tutto il tempo di associarsi in biofilm (pellicole biologiche) aderendo alle pareti delle tubazioni.

IL RISCHIO

Se inalato, il batterio colonizza il tratto respiratorio, causando malattie di differente gravità: dalla “febbre di Pontiac”, una febbre più leggera senza polmonite, fino alla “malattia del legionario”, caratterizzata da polmonite, anche mortale se non tempestivamente riconosciuta e o opportunamente curata. Le fasce più a rischio sono quelle che comprendono i bambini e gli over 60.

LA SOLUZIONE

Per prevenire la contaminazione, la rete idrica deve essere periodicamente ispezionata ed analizzata per identificare i corretti interventi manutentivi, che vanno dalla sanificazione alla rimozione delle incrostazioni.

La Servizi Speciali srl è da 15 anni è in prima linea nella lotta alla Legionella. Ha al suo attivo centinaia di interventi, in strutture pubbliche (è, ad esempio, il caso di tutti gli istituti scolastici del Comune di Bari) e private, garantendo l’eliminazione del rischio attraverso l’utilizzo delle più moderne tecniche di sanificazione.

La nostra sede operativa è a Bari, in Via S. Giorgio Martire, 97/6. Per contatti: Tel. +39 080 5052903. Mailto: info@servizispecialisrl.it

Impianti di condizionamento sporchi: attentato alla salute, alle tasche e al pianeta

Il primo è un attentato alla salute; il secondo al conto in banca; l’ultimo al pianeta che ci ospita. In sintesi, è quel che accade quando un utente, che sia pubblico o privato, non provvede alla manutenzione periodica e alla pulizia di un impianto di condizionamento.

GLI AUMENTI IN BOLLETTA

I dati parlano chiaro: un impianto aeraulico sporco tende ad andare sotto sforzo, consumando oltre il 50% in più di energia elettrica rispetto ai parametri di fabbrica. C’è di più. L’impianto è soggetto a maggiori guasti dei componenti che portano ad improvvisi malfunzionamenti.

COSA ACCADE

I principali responsabili dell’aumento dei consumi sono la polvere e i detriti di varia natura che si accumulano all’interno delle installazioni. La sporcizia rallenta il funzionamento delle unità esterne e delle unità interne, che –  incontrando una maggiore resistenza nell’aria – sono costrette a un super lavoro che ha bisogno di maggiore energia elettrica per offrire sempre lo stesso standard di efficienza e funzionamento.

COSA FARE

«La mancata manutenzione di un impianto aeraulico – afferma la dott.ssa Loredana Carofiglio, amministratore unico della Servizi Speciali srl, azienda che si occupa della pulizia e sanificazione di condotte d’aria e impianti idrici  – ha un costo elevatissimo, sia per la salute, sia per il portafogli. Un impianto sporco, infatti, immette nell’ambiente polveri, batteri, virus, muffe, lieviti, respirati da chi ha la sfortuna di lavorare o soggiornare in un locale “inquinato”. E’ inevitabile, inoltre, un aumento dei costi fatturati in bolletta. Abbattere i consumi di energia rappresenta, inoltre, una delle strategie essenziali per contrastare con efficacia l’emissione in eccesso di gas serra in atmosfera e limitare il più possibile l’impatto sull’ambiente».

LA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE

Insomma, anche la manutenzione di un impianto di condizionamento è un modo di orientare il proprio stile di vita ad un uso più responsabile delle risorse del nostro pianeta. «Per la nostra azienda – conclude la dott.ssa Carofiglio – la sostenibilità ambientale non è una moda o un trend di marketing; è la risposta a una richiesta precisa che arriva dal pianeta, dalle norme e dai consumatori.»

Dove ci siamo noi, i virus …cambiano aria

Dove ci siamo noi, i virus cambiano aria, è proprio il caso di dirlo.

Già, perché quando Servizi Speciali interviene, decreta la morte del Covid, dei virus influenzali e dei loro parenti più stretti: rinovirus, adenovirus, enterovirus, poliovirus, norovirus e virus respiratorio sinciziale.

È presto detto: la nostra azienda è specializzata nella ispezione, nella pulizia e nella sanificazione degli impianti aeraulici che, quando sporchi, immettono attraverso l’aria virus patogeni, oltre che batteri, polveri sottili e muffe.

Una condizione che mette a rischio la salute di chi frequenta gli ambienti inquinati e, soprattutto, di chi ci lavora quotidianamente.

Per fortuna, sono ormai decine le strutture che negli ultimi tempi si sono rivolte a noi, ottenendo una dichiarazione (rilasciata da un laboratorio certificato) che attesta che i locali sanificati sono “Air Virus Free”, luoghi dove nessun virus (Covid compreso) può sopravvivere.

«Il nostro intervento – afferma l’Amministratore unico della Servizi Speciali srl, dott.ssa Loredana Carofiglio – trasforma fabbriche di produzione di veleni in luoghi dove lavorare e soggiornare non comporta rischi per la salute. Ci auguriamo che sempre più aziende maturino la consapevolezza che i virus sono veicolati dall’aria e che vanno eliminati dall’ambiente, verificando il prima possibile lo stato di igiene degli impianti di condizionamento. Mi si consenta la battuta: la Servizi Speciali è l’azienda che fa …cambiare aria ai virus».

Nelle foto, da sinistra, la situazione in un impianto aeraulico prima e dopo il nostro intervento.

Loredana Carofiglio: «Non vogliamo più respirare aria piena di virus e agenti patogeni»

Non c’è bisogno neanche di chiederlo: chiunque di noi soggiornerebbe volentieri in un ambiente dove quasi il 100% di batteri, virus e agenti patogeni è stato eliminato.

Ci troveremmo in un ambiente sano. O meglio, sanificato. La sanificazione, difatti, è un trattamento di igienizzazione profonda che può essere eseguito solo da ditte specializzate in possesso di requisiti tecnici, competenze e tecnologie.

Sull’argomento, abbiamo intervistato Loredana Carofiglio, Amministratore unico della Servizi Speciali srl, azienda che si occupa da oltre 15 anni di servizi di decontaminazione e sanificazione degli impianti aeraulici, delle reti idriche e degli ambienti confinati.

Dott.ssa Carofiglio, le mostriamo una foto. Come commenta lo stato di quelle strutture pubbliche e private dove è in attività un impianto di condizionamento che versa nello stato mostrato dall’immagine?

Siamo in presenza di un pericolo, non c’è dubbio. L’impianto in questione deve essere immediatamente sanificato, poiché immette nell’ambiente aria ma inquinata da virus, batteri e polveri sottili e persino dal Covid.

Gli impianti aeraulici che versano in precarie condizioni igienico-sanitarie favoriscono dunque l’amplificazione del rischio Covid?

Certamente, poiché sia i batteri, sia i virus come il Covid si servono delle polveri emesse dagli impianti non puliti per aggredire l’uomo attraverso l’aria che respira. Le polveri sono una sorta di taxi, che gli agenti patogeni utilizzano per contagiare chiunque si trovi sulla loro strada.

Quando si può considerare sano un ambiente?

Soltanto quando l’aria che respiriamo non è inquinata fisicamente, chimicamente e batteriologicamente dalla presenza di polveri sottili, virus e batteri.

È un obiettivo raggiungibile?

Si, intervenendo sulle fonti che inquinano l’aria immessa nell’ambiente, dunque sanificando l’impianto aeraulico con un intervento eseguito da professionisti del settore.

Può essere certificata la qualità dell’aria?

Sì. La nostra azienda è da sempre universalmente riconosciuta come la più capace nella gestione del rischio biologico. Certifica i suoi interventi e permette di esporre il simbolo che segnala che l’ambiente è “Air Covid Free”.

Si può convivere col Covid?

Certo, osservando le precauzioni alle quali siamo abituati da ormai due anni e, soprattutto, facendo attenzionea non respirarlo. Possiamo raggiungere questo obiettivo solo se il ricambio dell’aria è continuo e se l’aria immessa nell’ambiente è pulita. Questo accade nelle strutture nelle quali sono scrupolosamente rispettate le leggi e dove sono puliti e sanificati gli impianti almeno una volta l’anno. Se però volete saperne di più, vi consiglio di visitare il nostro sito internet, dove ci sono anche utili indicazioni su un altro problema: la sindrome dell’ufficio malato.

Indirizzo?

www.servizispecialisrl.it

Al via la campagna ‘No Legionella’ nelle 164 scuole del Comune di Bari

Bari, 22/12/2020

La Servizi Speciali S.r.l., azienda leader nel Centro-Sud nella prevenzione e trattamento della Legionella, è lieta di annunciare che presso la scuola primaria “San Francesco”, sita in Bari Via Peucetia 50, ha tenuto in data 21 Dicembre 2020 l’intervento zero di bonifica della rete idrica e serbatoi di acqua (con annesso relativo prelievo dei campioni da analizzare in laboratorio e successiva attestazione a fine operazioni) alla presenza di Autorità cittadine.

L’ intervento si inserisce nell’ambito di una gara indetta dal Comune di Bari per il controllo e la gestione del rischio Legionella nelle 164 scuole cittadine pertinenziali, asili, elementari e medie, vinta dalla Servizi Speciali.

Esprimiamo gratitudine e senso di apprezzamento al Comune di Bari, nella persona del Suo Sindaco p.t e dell’Assessore al ramo, in quanto hanno dimostrato sensibilità al problema Legionella.

In un momento nel quale l’attenzione mediatica è rivolta, giustamente, al Covid-19, è bene non dismettere lo sguardo dalla Legionella che è altrettanto insidiosa negli esiti finali, per altro con sintomi sovrapponibili allo stesso coronavirus.

Siamo certi che, sulla base di quanto operato a Bari, altri amministratori cittadini della nostra terra, seguiranno questo esempio virtuoso.

Bambini, maestri e genitori hanno diritto a luoghi di studio e lavoro, adeguati e sicuri.

Grazie al Comune di Bari per la sua lodevole sensibilità, nel tempo in cui la difesa della salute deve essere sempre al primo posto.

Servizi Speciali S.r.l.

SE IL COVID-19 FOSSE AIRBORNE COSA SUCCEDEREBBE?

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Valutiamo la possibilità che il SARS-COV-2 si diffonda effettivamente per via aerea e le conseguenze a cui andremmo incontro.

LA TRASMISSIONE

Partiamo da quello che sappiamo, o pensiamo di sapere, sul COVID-19: può diffondersi nell’aria.. Asserire però che il COVID-19 sia airborne vuol dire qualcosa in più, cioè che, oltre alle già note “goccioline respiratorie prodotte quando una persona infetta tossisce, starnutisce o parla” (droplet), particelle più piccole rimangono sospese nell’aria, rendendo l’aria stessa infetta. Per di più, queste particelle, secondo un comunicato stampa del National Institutes of Health del 17 marzo, sembrerebbero essere rilevabili nell’aria per oltre tre ore e, secondo l’infettivologo Massimo Galli, la loro trasmissione avverrebbe anche a distanze importanti, favorita dal ricircolo dell’aria.

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COSA DICE L’OMS

Sebbene l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) non abbia mai di fatto rilasciato alcun comunicato che assegni evidenza scientifica alla possibilità di una trasmissione airborne del virus, nei giorni scorsi aveva fatto molto parlare di sé la lettera aperta di un gruppo internazionale di 239 ricercatori da 32 paesi, nella quale si sosteneva che ci fossero ormai prove scientifiche sufficienti per ritenere che, in alcune circostanze, il virus possa essere veicolato dall’aria.

Di fronte a così tanto clamore l’OMS si era espressa sulla questione, attestandosi però sulla linea del possibilismo. Benedetta Allegranzi, responsabile degli aspetti tecnici nella prevenzione e controllo di malattie infettive, così dichiarava: “non si può escludere” che “in ambienti affollati, chiusi e scarsamente ventilati il virus airborne, più persistente nell’aria stessa, possa trasmettersi più facilmente.

I RISCHI MAGGIORI NEGLI AMBIENTI CHIUSI

Si aggiunga anche una considerazione: se così fosse, i rischi evidentemente sarebbero più alti in ambienti chiusi, in cui presumibilmente se si condividesse tempo e spazio con una persona infetta e in mancanza di un adeguato ricambio d’aria, la possibilità di essere esposti al virus sarebbe esponenzialmente più alta che se trascorressimo lo stesso tempo con la stessa persona infetta all’aria aperta.

se il covid-19 fosse airborne cosa succederebbe
COSA ACCADREBBE?

Quindi, arriviamo a ciò che possiamo domandarci di conseguenza. Apprestandoci a vivere i lunghi mesi invernali cosa succederebbe negli uffici pubblici e nei luoghi di lavoro, dotati di riscaldamento, o comunque di sistemi di ricircolo dell’aria? Cosa accadrebbe, più nello specifico, se questi impianti aeraulici non fossero adeguatamente sanificati e pronti a fronteggiare una minaccia tanto grande quanto quella del COVID-19? Una sistematica disinfezione delle condotte aerauliche garantirebbe una ventilazione appropriata e limiterebbe la diffusione di agenti patogeni aerodispersi? La risposta a quest’ultimo interrogativo è sì.

Nella maggior parte degli edifici, l’aria entra attraverso un impianto di ventilazione producendo una miscela di aria di ricircolo e aria fresca esterna. L’aria esterna è piena di agenti inquinanti e già questo basterebbe a chiedersi che genere di aria si respiri nei luoghi di lavoro e se i sistemi di aerazione siano adeguatamente pronti a filtrare al meglio l’aria. Ma se a questo aggiungessimo anche la possibilità che quell’inquinamento si unisca alle particelle SARS-COV-2, di certo si darebbe origine ad uno scenario estremamente insalubre. Senza contare che la qualità dell’aria che respiriamo non ha solo effetti a breve termine, ma anche a lungo termine, determinando numerose patologie e mettendo seriamente a rischio la nostra salute respiratoria.

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UNA POSSIBILITà DI RISOLUZIONE

Assicurarsi che i luoghi in cui lavoriamo, in cui trascorriamo la maggior parte del nostro tempo, siano predisposti ad affrontare il COVID-19, è un diritto per i lavoratori e un dovere per imprenditori e gestori. Sanificare un impianto aeraulico non è un vezzo, né un’opzione. È un’urgenza. E tutti dovrebbero prestare l’attenzione che merita al problema. Garantirsi di respirare una buona aria vuol dire anche arginare in parte un problema che di recente sta subendo catastroficamente una nuova impennata. E del resto, la società non può più fermarsi e non può permetterselo il sud.

A LUNGO TERMINE

Il problema del COVID-19 purtroppo non potrà essere arginato velocemente, almeno fino a che non arriveremo ad un vaccino. Nell’attesa possiamo soltanto mettere in pratica una combinazione di misure di sicurezza preventive perché la diffusione del virus resti più contenuta possibile.

SERVIZI SPECIALI opera nel campo delle sanificazioni ambientali da oltre un decennio ed ha a cuore il problema della diffusione del COVID-19, ma invita a riflettere che, anche in scenari non pandemici, può essere un’attività intelligente dedicare del tempo predisponendo ambienti interni sani per i lavoratori.

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Covid19: cosa aspettarci nei prossimi mesi

Facciamo luce sulle modalità di trasmissione per via aerea e gli errori che ancora commettiamo per comprendere cosa aspettarci in autunno e come prevenire il Covid-19.

Siamo a settembre e il rischio di confondere i sintomi di un’innocua influenza stagionale con quelli del Covid-19 ci impongono di fare chiarezza per capire cosa aspettarci in autunno. E’ bene comprendere come il virus si diffonde, quali sono gli errori che comunemente commettiamo e quali sono le misure che possiamo mettere in campo per fronteggiarlo.

Modalità di trasmissione area del Covid-19

I dati raccolti fino ad ora ci dicono che tra le modalità più frequenti di trasmissione del Covid-19 c’è quella che avviene per via area, più specificatamente chiamata droplet:, ovvero l’emissione di piccolissime gocce di saliva che fuoriescono da un soggetto quando parla, tossisce o starnutisce e che possono raggiungere e infettarne un altro fino ad una distanza di 2 metri (di qui la necessità di essere distanziati gli uni dagli altri di almeno 1 metro).

A questo si aggiunga che, quando queste goccioline evaporano, viene generato il bioaerosol :componenti non acquose dell’espettorato ed eventuali virus patogeni rimangono sospesi nell’aria per un lasso di tempo molto lungo, diventando quindi un pericolo consistente negli ambienti chiusi, poco ventilati e sovraffollati.

In altre parole, nei prossimi mesi, la trasmissione via aria del Covid-19 sarà quella da temere maggiormente.

Fattori che ci espongono al rischio

Si consideri inoltre che, nonostante le misure precauzionali per evitare il rischio di contagio del Covid-19 siano di fatto in gran parte rispettate, non è possibile aspettarsi sempre la massima attenzione da parte di tutti e, non di rado, accade che disattenzione e disinformazione siano fattori che concorrono all’abbassamento del livello di sicurezza negli ambienti che frequentiamo.

Un esempio è fornito proprio dalla scarsa considerazione della diffusione del virus per via aerea che induce erroneamente a credere che per rendere un ambiente sicuro basti una sommaria disinfezione delle superfici con cui la gente viene a contatto e che questo, unitamente all’utilizzo di dispositivi di protezione primaria, sia sufficiente ad azzerare i rischi di contagio.

L’importanza di respirare aria pulita

Comprendere che il Covid-19 permane nell’aria per un tempo lunghissimo, che l’aria stessa è un mezzo di trasmissione estremamente pericoloso e da non sottovalutare, è un tema da tenere in grande considerazione per questo autunno che ci attende. Di conseguenza è doveroso che le strutture, gli enti, gli istituti scolastici e di assistenza sanitaria comprendano la differenza sostanziale che esiste tra la maggior parte delle sanificazioni offerte dal mercato, effettuate sì con prodotti biocidi, ma i cui effetti sono parziali e limitati nel tempo e una vera e propria disinfezione dell’aria, l’unica che possa di fatto essere considerata sanificazione ambientale, capace di depurare l’ambiente tanto dai virus e batteri presenti nell’aria, quanto quelli depositati sulle superfici.

Cosa aspettarci se non interverremo

E’ presto detto: l’epidemia è ancora in corso e in Italia i contagi sono in aumento e, a guardare la situazione globale, il quadro è decisamente peggiore. Il Covid-19 contamina le superfici, l’aria che respiriamo, i microrganismi permangono negli impianti di condizionamento, di ventilazione e di riscaldamento e particolari condizioni ambientali possono trasportare gli agenti patogeni fino ad una distanza di 7 metri. Viene facile comprendere quanto l’argomento della diffusione per via aerea sia di fondamentale importanza, specie se il rischio cui tutti andiamo incontro può avere conseguenze devastanti.

L’azienda ServiziSpecialSrl opera sul territorio da più di 12 anni in materia di sanificazioni ambientali scientificamente giustificate e invita a prestare massima attenzione alle corrette norme da attuare in prima persona e quelle che vengono attuate da altri per preservare al meglio la salute di tutti.

Per consulenze specifiche vi invitiamo a contattarci al numero 080 505 2903.

https://www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2020/07/06/news/oms_covid_viaggia_nell_aria_piu_di_quanto_si_pensava-261119365/

Oltre il Covid-19

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Il Covid-19 non è il male maggiore

Mentre la consapevolezza del rischio per la salute a causa dell’inquinamento atmosferico è patrimonio comune, è difficile accettare l’idea che l’aria contaminata nei luoghi di lavoro possa costituire una reale minaccia per l’integrità fisica dei lavoratori, ben più grave di quello del Covid-19.

L’inquinamento dell’aria negli ambienti indoor rappresenta un problema importante per la salute pubblica con significative implicazioni sociali ed economiche.

L’impatto sulla salute umana dell’area respirata emessa dagli impianti in evidente degrado igienico-sanitario può essere causa di effetti che vanno dal disagio neurosensoriale a condizioni di malessere diffuso, diminuzione del comfort, percezione negativa della qualità dell’aria, fino a gravi condizioni di salute a carico dell’apparato respiratorio, principale porta d’ingresso dei contaminanti indoor.

L’assorbimento a livello respiratorio delle polveri sottili emesse da impianti aeraulici in condizioni critiche e la successiva circolazione di tali polveri nell’organismo possono dare luogo ad un effetto cancerogeno in un qualsiasi organo a seconda del tropismo di questo. Inoltre, con l’aumentare della concentrazione delle sostanze nocive, il numero delle ultime cresce in modo proporzionale.

La contaminazione dei luoghi di lavoro non è mai figlia del caso ma è piuttosto la conseguenza più grave dei rischi a volte sottovalutati, altri del tutto ignorati.

Le condizioni di vita del lavoratore dipendono direttamente dall’ambiente in cui presta la sua opera. E’ pertanto necessario proteggere e preservare l’ambiente per assicurare una qualità di vita degna e sostenibile.

Virus e batteri, Covid-19 incluso, non sono un problema tanto quanto lo è tenere l’asticella dell’igiene troppo bassa. Molti ignorano che l’aria assomiglia ad una discarica nella quale confluisce di tutto: polveri sottili, virus (Cytomegalovirus, Herpes Simplex), batteri (Escherichia Coli, Pseudomonas Aerginosa, Klebsiella) e muffe.

Naturalmente del Covid-19 dobbiamo preoccuparci, ma dovremmo farlo ancor di più della qualità dell’aria che, se chimicamente e microbiologicamente contaminata, col tempo comprometterà inevitabilmente il sistema polmonare dei lavoratori.

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Il male oscuro

Chi mai metterebbe in relazione un mal di testa ricorrente o un diffuso senso di astenia e di malessere con la qualità dell’aria respirata? Come sospettare che dietro il peggiorare di patologie pregresse come l’asma o le riniti ci sia l’aria malsana del proprio ufficio?

L’aria, infatti, è il primo veicolo con cui gli inquinanti, chimici o biologici che siano, si muovono ed è proprio l’aria che media il contatto tra l’uomo e questi ospiti indesiderati. Il respiro, un’azione spontanea, così naturale, può trasformarsi in una minaccia per noi se l’aria indoor è inquinata.

Numerosi dati scientifici dimostrano come i principali responsabili dell’abbassamento della qualità dell’aria indoor siano gli impianti aeraulici.

I benefici apportati dall’impiego di questi impianti sono solo apparenti perché se l’impianto è oggetto di contaminazione, numerose e drammatiche possono essere le conseguenze per chi respira aria inquinata. A che prezzo siamo disposti a cedere la nostra salute?

La sola manutenzione tecnica non basta in quanto solamente la manutenzione di tipo sanitario può contrastare ed eliminare il rischio biologico associato agli impianti aeraulici.

Ognuno di noi ha diritto a vivere e lavorare in un ambiente salubre e sicuro sotto ogni punto di vista: dunque, le azioni di prevenzione del rischio sul luogo di lavoro devono riguardare non solo i possibili eventi traumatici, ma anche la minaccia silente ma presente legata al livello di qualità dell’aria respirata che tiene sotto schiaffo gli ignari lavoratori.